Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 7 ottobre 2009

ognuno dovrebbe condursi alla propria antitesi


E dunque, cosa mai dovrei diventare io?
Sono stata cielo e sole e aria aperta da respirare a pieni polmoni.
Ora tracimo col fiato sospeso lungo la perpendicolare di me.
Ma no, non faccio vittimismo.
Sono le cose.
E' la vita.
E' respirare me stessa attraverso i pori dell'epidermide, inglobare aria che si alterna indisciplinata e sghemba.
Non so stare alle regole rigide di qualsivoglia disciplina.

Mi rompo il cazzo ad assistere a lezioni di arti marziali, dove un sensei ti detta le regole.

Le sue.

Le mie sono elementari, basi morali controvertibili piccoli movimenti del sopracciglio.
Accenni.
Contraggo i muscoli e irrigidisco il corpo per poi lasciarlo andare, nella libertà che mi appartiene.

9 commenti:

  1. Quanto mi piaciono i piccoli movimenti del sopracciglio....
    o meglio quanto mi piaci amica mai!

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  2. Hops
    intendevo amica mia!!

    esculpe me

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  3. Io la mia antitesi ce l'ho dentro di me. Sennò come farei a contraddirmi così spesso? Altro discorso è per il baricentro, un po spostato sul davanti. Concordo sui piccoli movimenti del sopracciglio. Sono effettivamente deliziosi :)

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  4. Non permettere a nessun sensei di dettare le regole...

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  5. Paolo...che il tuo sia un lapsus freudiano???
    eheheheh

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  6. Max il mio sopracciglio parla...a secondo di quanto ascolta tende a prendersi delle libertà che mi lasciano spesso perplessa! :)

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  7. tranquillo evaso...a me i sensei stanno profondamente sui coglioni!

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  8. ciao Alessandra. Bisognerebbe trovare un rapper emergente tormentato dalle variegate realtà metropolitane che possa musicare il tutto senza snaturare i testi. In caso contrario, si potrebbe consultare una casa editrice semi-sconosciuta in cerca di gloria e fama che possa pubblicare 'sta roba. E' da agosto che non apro un libro. E questo è grave, perchè i libri sono le fonti principali di qualsiasi ispirazione, almeno per me. Devo occuparmi dei blog, sono in ballo con la sceneggiatura (con alti e bassi frequenti)e non contenta, sto pure scrivendo dei corti (o meglio dire dei soggetti) senza dialoghi. Inoltre ho delle poesie scritte durante l'era giurassica (avevi già i baffi)che vorrei farne una raccolta al momento giusto. E poi ci sono io, fortemente autocritica, eterna insoddisfatta, alla ricerca di qualcosa che non esist. Devo andare, ho la lavatrice in centrifuga

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  9. Dodo e Dado sono nati con diverse ispirazioni: la prima (la più importante) che mi ha dato l'imput ideale è stata la COMMEDIA DELL'ARTE, la caratteristica teatrale dell'improvvisazione di cui si sono serviti in passato i grandi attori napoletani come TOTO' e PEPPINO DE FILIPPO. Poi in un secondo momento , gli attori (non ricordo i nomi) MARGIOTTA e OLCESE che parodiavano le telenovele sudamericane impersonando CHICO e PACO. Ed infine, più recente, ALE e FRANZ con i personaggi di GIN e FIZZ. In breve, crei una situazione inserendo implicitamente un equivoco in modo tale che uno dei due non riesca a capire del tutto cosa sta succedendo, battute possibilmente brevi ed un finalino che abbia perlomeno un piccolissimo colpo di scena

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