Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 15 dicembre 2009

Forever young


Che poi la vita è un contenitore pieno di esperienze.
Devi solo accarezzarle, farle tue ed ecco che diventi a tua volta contenitore.
Non in maniera assoluta, non ti basta la vita intera per provarle tutte, ma ciò che sai è quello che ti serve sapere.
Coloro che ruotano intorno, apprendono e tu da loro.
Scambievolezza.
Impari il bene e il male, identifichi in un momento un odore tanto da riuscire a collocarlo.
Ogni singola cosa penetra e s'installa nel nostro sistema e non c'è modo di resettare tutto.
Arriviamo ad anticipare i bisogni, lavandoci prima di arrivare a puzzare, prendendo le distanze da tutto ciò che potrebbe ferirci.
Spesso reiteriamo e ci facciamo del male, senza che tutta la saggezza che crediamo di aver incorporato ci venga in soccorso.
Alla peggio aspetteremo che il tempo ci aiuti a dimenticare, salvo poi rendersi conto che facciamo solo finta di averlo fatto.

9 commenti:

  1. Essendo uno che, per quanto bella sia una costruzione letteraria, ne assorbe più facilmente gli aspetti più beceri, ti dico che io spesso arrivo a puzzare. Cioè mi accorgo troppo tardi che dovevo lavarmi. E la cosa più inquietante è che ciò accade non di rado. Comunque, olezzi a parte, c'è una cosa che ho capito nella vita: non esiste il bene e il male. Ci ho messo un po' per arrivarci; esperienze, come dici. E' che esistono modi diversi di fare le stesse cose, a volte più affascinanti ed eleganti di altri, ma in qualsiasi modo si affronti un problema, purché con un minimo di senno e in buona fede, è difficile che si possa cadere nel male più male che ci sia. E poi bene e male, di solito, sono legati alla morale e qui si tocca un tasto dolente. C'è un grosso interrogativo nella mia mente: e se questo mondo fosse fatto per le mosche e le zanzare e non per noi? se noi fossimo solo i loro dinosauri? noi che ci vantiamo di ammazzarle e che reputiamo questo un bene. Se una volta morti, ci troveremo davanti il dio delle zanzare, saranno cazzi amari per tutti!...

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  2. Se te ne accorgi vuol dire che non era troppo tardi!!!!
    Hai ragione, il bene e il male sono sottocartelle della morale che ognuno fa propria e in virtù della quale si comporta.
    Prescindendo ovviamente dagli atti malefici e/o benefici di comune morale.
    Proprio perchè temo davvero in un diozanzara, evito accuratamente di ucciderle.
    Lascio agli zampironi tale compito.
    Chissà se questa verrà giudicata un'attenuante...

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  3. Demandare al zampirone non è un alibi accettabile. Verrai, molto semplicemente, considerata il "mandante morale", espressione che negli ultimi giorni va di moda (ed io non posso non essere trendy). La punizione sarà atroce: ti verrà succhiato via tutto il sangue e sostituito con quello di Emilio Fede. Brrr...

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  4. Emilio Fede? Preferisco scrivere un porno

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  5. noooo quello di fede nooooo....
    Scrivo un porno anch'io!!!!

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  6. Se dovessi pensare che devo imparare dai miei errori non mi basterebbe una vita per farli tutti e riuscire a vivere una seconda vita esente dagli sbagli di quella precedente. Mi ci vorrebbe come minimo una terza vita per riposarmi ed una quarta per meditare bene quali sono veramente errori e quali no. Forse alla quinta vita potrei cominciare a muovermi con disinvoltura. Ma solo nella settima sarei talmente sicuro da procedere ad occhi chiusi. Ma c'è un problema: non sono un gatto. Porca Paletta

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  7. Quand'ero più piccola mi piaceva pensare che tutte quelle persone che nella vita sapevano sempre cosa fare stavano alla loro seconda,terza vita e che invece gli sfigati erano quelli che stavano alla loro prima vita e che dovevano ancora imparare tutto.Così mi consolava l'idea molto democratica che tutti erano stati sfigati in una prima vita e che sarebbero diventati tutti dei gran dritti nella vita successiva!Altro che consolazione cattolica della vita eterna...

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  8. Pensa che il mio gatto mi dice la stessa cosa!!!

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  9. dautre...mi piace la tua filosofia di vita...

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