Patentebi amava la sua macchina più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre guidava, fumava una sigaretta e rollava una canna, parlava al cellulare e prendeva il caffè, alzava il volume della radio a manetta e sussurrava parole d'amore.
La sua quattroruotemotrici era il percorso alternativo della sua esistenza, il profilo con il quale lasciava che lo distinguessero.
Tutto avevano condiviso, strade e pensieri, salite e pianti, discese e risa e ovunque fossero stati lo avevano fatto amandosi e dandosi rispettive soddisfazioni.
Patentebi sapeva che quell'amore non sarebbe mai finito e si preoccupava di curare ogni particolare per rendere unico ed indimenticabile ogni momento passato insieme a quattroruotemotrici.
Del resto erano nati insieme, si erano protetti tante volte, lei urlando non appena qualcuno osava sfiorarla, lui accarezzando le morbide curve che splendevano e riflettevano ogni variabile meteorologica.
Un brutto giorno, dopo anni in cui erano stati inseparabili, lei esalò l'ultima messa in moto.
Subito dopo, si spense per sempre.
Gli proposero un Suv una Multijet una Cabrio degne di rendere labile il ricordo di quattroruotemotrici a chicchessia.
Ma non a lui, che con la foto di un week end al mare che li ritraeva insieme, vento nel vento, proseguì la sua strada, camminando.
Mentre guidava, fumava una sigaretta e rollava una canna, parlava al cellulare e prendeva il caffè, alzava il volume della radio a manetta e sussurrava parole d'amore.
La sua quattroruotemotrici era il percorso alternativo della sua esistenza, il profilo con il quale lasciava che lo distinguessero.
Tutto avevano condiviso, strade e pensieri, salite e pianti, discese e risa e ovunque fossero stati lo avevano fatto amandosi e dandosi rispettive soddisfazioni.
Patentebi sapeva che quell'amore non sarebbe mai finito e si preoccupava di curare ogni particolare per rendere unico ed indimenticabile ogni momento passato insieme a quattroruotemotrici.
Del resto erano nati insieme, si erano protetti tante volte, lei urlando non appena qualcuno osava sfiorarla, lui accarezzando le morbide curve che splendevano e riflettevano ogni variabile meteorologica.
Un brutto giorno, dopo anni in cui erano stati inseparabili, lei esalò l'ultima messa in moto.
Subito dopo, si spense per sempre.
Gli proposero un Suv una Multijet una Cabrio degne di rendere labile il ricordo di quattroruotemotrici a chicchessia.
Ma non a lui, che con la foto di un week end al mare che li ritraeva insieme, vento nel vento, proseguì la sua strada, camminando.
uff..che storia triste...
RispondiEliminala mia ka rossa comincia a perdere il suo smalto...
piangerò...
si piange sempre quando si perde qualcuno di importante
è una storia d'amore un po' diversa... e le storie d'amore che finiscono non sono mai allegre!
RispondiEliminagià...................................
RispondiEliminaMa è comunque una storia d'amore...
RispondiEliminaho sognato che mi avevano rubato il portafoglio... che angoscia!
RispondiEliminache bello non avere ancora la patente..un rischio di innamoramento in meno!
RispondiEliminapreferisco ancora bus,treni e aerei,con cui posso avere rapporti occasionali e meno sentimentalmente impegnativi..!
Capitò con una macchina non mia, ma di un'altra persona a me molto cara... era una storia a tre!
RispondiEliminaUna splendida storia... tanti ricordi e viaggi stupendi...
Ma... anche la nostra amica quattro ruote, non c'è più...
Dio che tristezza!!!!
si Macs, è pur sempre una storia d'amore...
RispondiEliminaFabrizia, la peperonata la sera, non va bene!!!
RispondiEliminaMars, io mi sono innamorata di ogni macchina che ho avuto.
RispondiEliminaMi hanno sempre saputo dare molto senza chiedermi nulla in cambio.
E non sono stata amante fedele, le ho sempre trattate male.
Ma questo non le ha distolte dallo svolgimento del loro compito...tutte, nessuna esclusa.
dautre, l'importante è che capiti, non è una questione di possesso o proprietà, ma quello che sanno regalarci, le immagini di viaggi compiuti e da compiere, i ricordi che conservano tra le lamiere...
RispondiEliminaLoro si che sanno farsi ricordare...
la peperonata mi provoca acidità di stomaco. Lungi da me
RispondiEliminaCome hai ragione... io sono un'animista vivo di cose...
RispondiEliminaNon per materialismo, ma per affezione, quasi patologica alle cose!
Non me lo dire!
RispondiEliminaConservo ogni genere di cose per affezione, anche quelle che non so più di avere.
E se per caso le do via, è quello il momento in cui le cerco e mi viene nostalgia!