Ero di schiena quando mi hai sparato appena sotto il lobo sinistro dell'orecchio.
Non ho sentito dolore, ricordo solo la caduta e quel senso di vuoto e il nero che si affacciava agli occhi tra mille sfumature di grigio sempre più prepotenti.
Ho avuto appena il tempo di pensare che morire non fa così male e che smettere di esistere era solo questione di un attimo.
Mi ha sorpresa riaprire gli occhi e capire di essere viva, con quel proiettile conficcato nella carne, a vista, come un brufolo tignoso e purulento.
Ho preso i suoi contorni tra le dita e l'ho estratto con delicatezza.
Chinata sul lavandino perdevo miscugli di sangue e cervello.
Ma ero viva o almeno lo credevo.
Sono salita sulla vespa cinquanta special e, piegando disperatamente ad ogni curva sfidando la gravità, sono venuta a cercarti.
Volevo ucciderti a mia volta, tagliandoti la testa a colpi di morsi.
Sempre che potessi sopravvivere nel vedermi avanzare verso te.
Si temono i morti più dei vivi, su questo contavo mentre, con calma, razionalizzavo la mia vendetta.
Questo è un gran bel delirio. Qui ci vuole una sacchettata di carezze. M'inchino davanti alla vespa 50, ricordo di gioventù.
RispondiEliminanon ho parole...
RispondiEliminaNon so perché, ma mi ricorda che mi spavento sempre quando mi accorgo che il destino mi dorme accanto. [io tornata e tu pulp. bacio ]
RispondiEliminaI vivi sono terribilmente peggiori degli spettri.
RispondiEliminaStaccargli la testa a morsi non è una vendetta sufficientemente cattiva!
nonsò, ma grazie.
RispondiEliminaQui ci vorrebbe uno psicologo bravo a mio avviso, che certi sogni fan riflettere!
M'inchino anch'io, se poi fosse color carta da zucchero, mi prostro proprio!
Only, in che senso?
RispondiEliminaNo, perchè si presta ad una doppia interpretazione:
a) fa schifo
b) non trovo le parole perchè va bene così.
Che la prima annienterebbe la mia autostima, la seconda l'accrescerebbe.
Capisci che trattasi di dubbio plausibile.
:)
Naaaast, mia adorata amora.
RispondiEliminaIl destino ti vive addosso.
Tu pensi solo che ti sia accanto, ma non è altro che un parassita...come un'orchidea!
euri, concordo.
RispondiEliminaMa come mai se di notte ti aggiri per le piazze non sei spaventata mentre se ti aggiri nei pressi di un cimitero ti sale un brivido ignoto?
Potere della letteratura...
quindi sei te che hai scritto la canzone dei lunapop!!! solo con un buco in testa, in effetti....
RispondiEliminaProstratevi sotto la finestra che arriva la secchiata.
RispondiEliminaalpe, mi hai sgamata.
RispondiEliminaSolo che non prendo diritti d'autore porca di una paletta porca!
nonsò, prostrata sono.
RispondiEliminaSono pronta, versate pure!
Uno dei milleduecentocinquanta libri che ho letto in vacanza parlava di omicidi fatti sparando proprio sotto il lobo sinistro dell'orecchio. Ma non sopravviveva nessuno. Potrai capire quanto sono contento di sapere che tu rappresenti un'eccezione! :)
RispondiEliminaMacs, nessuno di quelli che ho letto io era così trucido.
RispondiEliminaE' che c'ho questa maledetta voglia di vivere addosso...
:)
secondo me i diritti di quel pezzo li' ce li ha la Piaggio.
RispondiEliminaSplash. Siete inondata di carezze.
RispondiElimina..a volte non basta morire..
RispondiEliminaMaurizio
Cartatadiresche.blogspot
anonimo per caso
Fredda, la vendetta. Mi raccomando.
RispondiElimina7
A me fa paura solo chi esiste. I morti pare non siano molto veloci.
RispondiEliminaalpe, secondo me pure.
RispondiEliminaAh, ti ho mai detto che il mio secondo nome è Vespa?
:)))
nonsò, meglio di un bagno rilassante!
RispondiEliminaGrazie!
Maurizio anonimo per caso, già ma a volte non basta neppure vivere...
RispondiEliminaRagnetto, remake di kill bill?
RispondiElimina7, la vendetta, come dice il proverbio e i proverbi hanno quella saggezza meravigliosa, è un piatto che va consumato freddo.
RispondiEliminaUna vera vendetta va pianificata.
Quindi più che fredda, freddissima!
evaso, dipende dal morto!
RispondiEliminaA me personalmente non fanno paura.
I vivi comincio a tollerarli sempre meno!