Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 20 marzo 2013

Losing my religion

Più che persa, credo di non averla mai avuta una religione che mi rappresentasse.
Che è più o meno come la politica, o come tifare per una squadra di calcio, ti schieri inizialmente sulla fiducia o per generazione e poi, fondamentalmente, resti là o cambi o ti adegui.
Parto dal presupposto, che ognuno debba godere della massima libertà per scegliere su quale disciplina religiosa accanirsi e rispetto la decisione di ognuno.
In egual misura vorrei fosse rispettata la mia di scegliere di non credere o, quantomeno, mi farebbe piacere confrontarmi con chi la pensa in maniera diversa dalla mia, ed eventualmente trovare un compromesso.
Eventualmente, appunto.
Non mi piace l'invadenza  dei testimoni di Geova che farebbero carte false per convertirti, non mi piacciono gli estremisti e le faide, non mi piace che s'invadano inopportunamente le altrui libertà.
Io credo nella virtù e la potenza del sé, nella capacità di pensiero che sia esso razionale oppure folle e credo che si evinca in ogni modo possibile.
Quindi, prima di parlare di Gesù e della sua potenza immaginifica in questo contesto,  cerchiamo di capire se è il tempo e il luogo.
Perchè poi mi sale l'incazzo e non so neppure con chi devo prendermela.
"Se una persona ha un amico immaginario è un pazzo e se tante persone hanno lo stesso amico immaginario, è religione".
Ecco, io ne ho uno e si chiama Mononeurone.
Fatevi due conti.



44 commenti:

  1. Credere o non credere questione di libero arbitrio. Aborro e diffido di tutte le religioni monoteiste che puntano il dito, indottrinando al senso di colpa e peccato a prescindere. La narrativa misogina e moralizzatrice nel nostro bel paese costringe la società che si presuppone libera e laica sino a prova contraria. Per il resto la teoria del Rasoio di Occam per me e' sufficiente . Dio e' visibile ? No. Allora non esiste
    FG

    Ps bel post

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    1. Ma benvenuta.
      E' un po' che ti seguo pur senza essermi mai palesata.
      E non posso aggiungere nulla alla perfezione di questo commento.

      ps. grazie

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  2. Chi crede -o ha bisogno di credere- in qualcosa che sta al di fuori o al di sopra di lui impari a rispettare DAVVERO chi le proprie risposte magari preferisce cercarsele in questo pazzo e difettoso mondo (perché ne ha tutto il diritto) lasciando Dio a casa sua...senza considerarlo con pietà e "superiore" disprezzo alla stregua di ateo senza pace, pecorella smarrita, miserabile infedele e via dicendo. Altre strade per un confronto con (molto) eventuale compromesso non ne vedo...
    P.S. Sbaglio, o il Redentore figaccione l'ho già visto in un altro post? ;)

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    1. Che poi, quella della pecorella smarrita devo ancora capire che significato ha.
      Immagino abbia a che fare col gregge e il buon pastore.
      Che è un po' come darsi la zappa sui piedi a mio avviso.

      p.s. no, non sbagli...è il mio dio!

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    2. Star fuori dal gregge sarebbe sinonimo di smarrirsi, come no...che invece possa essere l'esatto contrario (averla trovata la propria strada finalmente, per propria scelta) al timorato buon pastore temo che non gliene freghi -e non gliene debba mai essere fregato- un beneamato cazzo.
      P.S. Ah, ecco...mi pareva! :)

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    3. Io pensavo più a una cosa tipo che segui il branco.

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    4. Ma infatti...se segui il branco va tutto bene, e tenertici -nel branco- è l'unica cosa che interessa a quel tipo di buon pastore. Volerne uscire, in quest'ottica fallata, non può avere altro significato che essere "disorientato" (e da smarrito quale dovresti sentirti, ti viene concessa come unica scelta quella di rientrare nei ranghi...sei quello che ha perso la fede. Ritrovala, non c'è altro da discutere. Punto.)...

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    5. Beh, con me questo discorso non ha mai funzionato...
      Sarà che non ritengo di essermi mai perduta?

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    6. Sarà così, visto che non credo di essermi mai perduto nemmeno io ;)

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  3. A dire il vero il redentore figaccione farebbe crollare anche la mia proverbiale impietà.
    FG
    :-)

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    1. Beh, fa sua porcherrima figura!
      E poi sarebbe un crollo giustificato e temporaneo.

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    2. io vorrei avere le sue gambe. ho sempre sofferto il complesso delle gambe troppo magre. mi chiamavano "scrocchiazzeppi".

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    3. Se vorresti solo le sue gambe vuol dire che tutto il resto ce l'hai.

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    4. Vipero se tutto il resto ce l'hai ti lascio il numero
      FG

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  4. mah... la religione è un modo come un altro per controllare le masse. La strizza dell'aldilà ignoto è piuttosto potente d'altronde.
    Però difficilmente ho riscontrato volontà di sopraffazione in chi è davvero credente. Il problema sta in chi sfrutta tale potere per guidare ed indirizzare, o per imporre opportunisticamente la morale più conveniente.
    E mi fa incacchiare assai, tipo il legiferare sulla base di una morale univoca, solo perchè siamo immersi nella tradizione storica.

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    1. Concordo.
      Non che io non abbia strizza ma, razionalmente, credo che una volta morti si è appunto morti e basta.
      Questo non fa la morte più tragica, ma solo un dato di fatto dal quale ognuno deve passare.

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    2. E comunque, pure ipotizzando (o sperando) al di là del razionale che un altro piano di esistenza -chiamiamolo così- possa esserci realmente, non vedo perché una qualsivoglia religione ne debba tenere per forza il monopolio...e ancor peggio continuare a decidere chi meriti o meno di arrivare da quelle parti. Ma una spiritualità individuale avulsa dalla religione verrebbe tacciata di paganesimo in un microsecondo, e saremmo di nuovo daccapo... :(

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  5. mia cara...purtroppo ne avremo ancora delle belle da vedere.....
    questo papa sarà capace di attirare a sè ancora più persone di quante ci si possa immaginare....
    hai cambiato le gomme?....ahahhah......ma guarda che io tengo quelle gomme anche d'estate.....
    va beh.....vengo io da te.....

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    1. tesoro bello, ho avuto seri problemi con la macchina che mi si è fermata all'uscita della tangenziale di Milano all'ora di punta.

      Nonostante il mio essere eretica, questo papa mi è piaciuto per come si è approcciato.
      Non mi cambia nulla che sia buono, cattivo, falso, onesto.
      Non è un problema mio, insomma.

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    2. noooooooo..........

      e invece è anche un problema tuo, mio, di tutti, perché è politica più che altro e finisce col coinvolgere le sorti del mondo intero...

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    3. Politica... in questo periodo storico mi sembra una parolaccia!
      Temo di più la Germania che il papa in questo momento.

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  6. Sono d'accordo con Vipero.
    Tutti i commenti accaniti contro i fedeli sono fatti SOLO pensando a chi dice di esserlo, ma in realtà non ha proprio capito un cactus di cosa significhi sentire Dio col cuore.
    Ti assicuro che quando si incontra un vero fedele (di qualsiasi religione, potrei dire) l'unico sentimento che traspare è l'amore.

    Ed è una cosa bellissima, per quanto rara.
    Ah... e un vero credente sente massimo rispetto e tolleranza verso chi non crede, rispetto che, tante volte, non riesco a trovare in chi si definisce ateo.
    Ma che male vi fa uno che crede in Dio?
    Se poi parliamo di stronzi opportunisti e calcolatori e ipocriti, vogliamo dire che tra gli atei non ce ne sono?
    Suvvia, non scherziamo.

    La fede è un sentimento puro, che non porta nulla di male.

    Se porta qualcosa di male al prossimo, non è fede.

    Bel post.

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    1. Vabbè, io questa cosa dell'amore universale, perdonami, ma non la capisco.
      Se qualcuno mi sta sul culo, non posso provare amore a prescindere, nè posso pensare di porgere l'altra guancia se qualcuno osasse farmi una scorrettezza.
      A me non fa nessun male, ci mancherebbe.
      Mi basta che non mi rompa le palle e poi può fare quello che vuole.

      Grazie.

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    2. Temo di non essermi spiegata bene.
      Se uno mi sta sul culo, mi sta sul culo, ma questo dipende dal mio essere umana, mica dall'essere cattolica o non cattolica!
      E conosco molti atei che non sono capaci di portare rancore, e molti sedicenti cattolici che se l'attaccano al dito fino alla morte...

      E portare rancore, perdonami se mi permetto, ma non giova a nessuno, cioè non ripaga nella vita (a mio modesto avviso), e Dio non c'entra, c'entra volersi bene.

      Poi torni sul fatto che ti rompono le palle. Ma qualcuno rompe le palle a te personalmente invocando Dio e la religione cattolica (o musulmana, o ebraica, o quella che vuoi), o genericamente ci stiamo scagliando con la Chiesa che, ad esempio, rompe le palle ai divorziati o ai gay o ai conviventi?
      Perchè nel secondo caso, siamo perfettamente d'accordo, e l'atteggiamento della Chiesa disturba anche me, nel primo non so, nessuno si è mai permesso di criticarmi quando ho avuto comportamenti che andavano dichiaratamente contro la morale cattolica.
      Solo i miei genitori si sono permessi... ma loro non sono credenti... sono solo perbenisti.
      E, se permetti, c'è una bella differenza. :)

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    3. Io non mi scaglio contro nessuno.
      Ma se a casa mia vengono a farmi il predicozzo sulla magnificenza della parola di dio, a me girano i coglioni.
      E' ovvio che la chiesa rompa le balle ai gay ed ai conviventi.
      Se non facesse così, decadrebbe tutta la dottrina.
      E' la chiesa, mica il circolo ricreativo del dopolavoro ferroviario.
      Queste sono scelte civili di cui si dovrebbe occupare qualcun'altro (ma i politici sono peggiori di qualsiasi culto esistente, più potenti di qualsiasi dio) ed è giusto che la chiesa mantenga la sua posizione.
      Diversamente non sarebbe la chiesa.

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    4. Sono d'accordo che le scelte civili dovrebbero farla coloro che proprio al momento non ce la fanno, e cioè i politici...
      E mi sta bene che la Chiesa mantenga la sua posizione, ma questo non toglie che sentire un vescovo che durante un'omelia parla dichiaratamente male dei gay mi faccia venire il vomito. Ancora non riesco ad accettarlo. Oh, è più forte di me.

      Anche se vengono a casa mia a farmi il predicozzo sulla parola di Dio, a me girano i coglioni. Quando voglio parlare di Dio, me lo vado a cercare io il dialogo, e se non ne ho voglia tendenzialmente non ne parlo.

      Io non parlo mai della mia fede, non mi interessa. Non so perchè oggi sia 'cascata' nel tranello... :) Forse perchè so di avere a che fare con un interlocutore intelligente :)

      Ciao cara, buon pomeriggio.

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    5. Il punto e' che l'amore universale non soverchia e norma. Le religioni monoteiste si.

      FG

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    6. PRxT, il fatto è che da un vescovo, posso anche aspettarmelo.
      Sono quelli che poi si cimentano in acrobazie sessuali con transessuali, quelli che mi fanno davvero vomitare.
      Ma non per l'atto.
      La sessualità è come la religione, dev'essere libera e consapevole, ma dovrebbe essere scevra da inutili e borghesi ipocrisie.

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    7. p.s. non era un tranello, giuro!
      E comunque, mi fa piacere che tu abbia scelto me per farlo

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  7. Sarebbe bellissimo voler bene a tutti. Ma come si fa a voler bene a una stronza?

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  8. Laplace la sapeva lunga su Dio.
    A Napoleone che ne protesto' la mancanza nell'opera che il dotto scrisse sul cosmo, questi rispose semplicemente che quell'ipotesi non era necessaria.

    Una rasoiata alla Occam insomma.

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    1. Concordo con FG, se non è dimostrabile, se non è visibile, non esiste.
      E, comunque, il fatto che non fosse necessario, non implica che fosse una cosa scontata la sua esistenza, ma magari esattamente l'opposto.
      Magari eh!

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    2. Penso che il buon Laplace intendesse proprio questo.

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  9. Se la prima spiegazione e' esaustiva inutile cercarne altre. Come ho scritto all'inizio. Dio e' visibile ? No. Allora non esiste.
    FG

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  10. La questione è che homo - la maggior parte degli homo - necessita di un qualcosa a cui delegare. E' molto più facile chiudere gli occhi e la passività che osservare la realtà, le sue caratteristiche e pensare e poi agire per vivere un po' meglio.
    E' per quello che le religioni e le neoreligioni che le hanno sostituite continueranno a obnubilare le menti.

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    1. Si, ci avevo pensato anch'io che è molto più facile delegare.
      Ma come si può accettare, e quindi continuare a credere in un dio che permette scempi e tragedie?
      Si è molto più che obnubilati...

      p.s. benvenuto

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    2. E' una parola, una sequenza di caratteri neri ma fa piacere.
      Grazie per il benvenuto.

      Qui ci vorrebbe un esperto di teologia.
      Ma sicura che sia unico? e che sia maschio?
      Insomma essi hanno semplificato un po' troppo le cose, intendo essi monoteisti.
      Insomma 'sti dei sono fatti ad immagine e somiglianza degli homo e gli homo sono i massimi fautori delle loro sfighe e disastri.
      ;)

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    3. Non posso essere sicura di qualcuno di cui ignoro l'esistenza.

      Se avessero reso le cose difficili, non avrebbero avuto un gran seguito.
      Insomma, l'hanno pensata a modino.

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    4. Ahahha
      La componente di controllo sociale delle religioni è rilevante.
      Certo che essi le hanno pensate a modino.
      Mestieranti delle anime e del potere sempre a braccetto, eh!?

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