Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 5 marzo 2014

Va pensiero

Chi mi conosce, lo sa.
Amo il confronto, mi piace sentire le opinioni altrui, scontrarmici quando è il caso, assorbire sfumature che non avevo colto in certi altri.
Nel pieno rispetto del reciproco pensiero.
Io non sono mai stata quella del tutto nero o tutto bianco, per me non ci sono idee che non possano essere cambiate.
Parto da un presupposto, certo, ma ci ragiono, ascolto quelli differenti, senza la presunzione di  giungere a portare acqua al mio mulino.
Neppure di portarla altrove.
Parliamone, discutiamone.
Poi può capitare che l'idea si evolva o che resti esattamente com'era.
Capita, per caso, d'imbattersi nel fratello brutto di dio, che possiede in sé tutte le verità, ognuna incontrovertibile, capace di elevarsi al di sopra di tutto e tutti.
L'uomo che non deve chiedere mai, perchè sa tutto, può tutto, non possiede margine d'errore.
Ed ecco che finisce quello che era iniziato come confronto e inizia una guerra a suon di battutine atte a sminuire l'interlocutore.
Perchè l'omino che sa tutto, non sa fare di meglio.


13 commenti:

  1. Risposte
    1. non serve ammazzarsi se si ha il dono della parola

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  2. Non di rado, quando non si sa come argomentare, quando le evidenze, i dati, indicano che le credenze sono sbagliate, si passa all'insulto.
    Come scrivevo, a riguarda, altrove, il contradditorrio diventa "visto che io e te siamo così mostruosamente diversi e incompatibili io dico che il diverso / il bastian contrario /[epiteti vari] sei tu.".

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    1. si, ho letto ed apprezzato il tuo intervento.
      Per me il diverso è giusto e naturale.
      Altrimenti da dove potrebbe nascere il confronto?
      E' che quando ci si scontra con un muro, ogni parola è inutile e superflua

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    2. Reazioni veementi per poco nascondono debolezze e fragilità, cicatrici.

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    3. concordo, ma io non sono psicologa e neppure crocerossina; se mi colpiscono reagisco

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    4. Ma infatti non vedo proprio perché si dovrebbe mostrare chissà quale pazienza, sensibilità, rispetto e comprensione verso chi si ritiene perfettamente giustificato nel farne a meno nei nostri confronti...

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  3. L'omino che sa tutto...purtroppo anche il web ne è pieno. E anche qui come nel mondo fisico è raro che sappia fare di meglio andando oltre battutine, lezioni di vita -la loro- vera, serrate trappole dialettiche e presunta "cultura" settaria allo scopo di farti sentire una merda. Con il vantaggio di evitarsi pure la fatica di un onesto faccia a faccia...ma mi chiedo, avendo tutte queste verità e certezze assolute come cazzo è che non sono ancora riusciti a cambiare in meglio il mondo? Capisco noi imperfetti e poveri mortali soggetti ad errore nonché poco accorti nel fare sempre le giuste scelte, ma loro...non riesco a spiegarmela 'sta cosa. E non ci dormo la notte, oh!

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    1. Giuseppe, il fatto che tu riesca sempre a capire perfettamente dove io vada a parare mi riempie di felicità.
      Siamo troppo empatici!

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    2. YESSS! E i fratelli brutti di dio a noi due ci stanno TANTO sui coglioni! ;-))

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