Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 6 giugno 2014

Centro di gravità permanente

"Non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese, neanche la nera africana"
Bando alle citazioni altrui, quello che non sopporto io, sono le persone saccenti e presuntuose, quelle che tanto sanno sempre tutto e non si mettono mai in discussione perchè potrebbero anche scoprire che non è proprio così.
Ho il massimo rispetto per chi le cose le sa davvero ma non lascia che il peso della propria cultura gravi sugli altri.
Semmai si confronta e in qualche modo stimola a migliorarti.
Il mondo è grigio, il mondo è blu.
Ma possiede anche tutto un altro insieme di colori che, se mescolati, danno vita a nuove sfumature.
Nelle quali mi piace perdermi.

21 commenti:

  1. Non solo è salutare.
    In certi casi è salvifico.

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    1. Secondo me è salvifico a prescindere.
      E' la differenza tra non capire davvero e far finta di non capire che ci fotte!

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    1. Niente.
      Ora che si avvicina la data di scadenza, Mononeurone ha deciso di fare un salto e riarredare!

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  3. > lascia che il peso della propria cultura gravi sugli altri

    Cosa significa?
    Puoi fare un esempio?

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    1. Giuseppe, sotto, te lo spiega meglio di quanto riuscirei a fare io!
      ;)

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  4. Andassero a cagare tutti i presuntuosi che intendono la "cultura" (nel loro caso fortemente tra virgolette) come mezzo per umiliare e non come arricchimento personale e reciproco...

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    1. Di la verità, ci hanno separati alla nascita!!!!

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    2. E' vero! Eh, ma prima o poi li becchiamo, quegli stronzi che hanno osato separarci... ;))

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    3. E' necessario anche aggiungere che, spesso, alcune zuffe di idee, di concetti, di cultura, derivano anche dalla mancanza di onestà intellettuale.
      Ci sono spesso posizioni del tutto indifendibili, non sostenute da argomenti, da misure, da fatti, derPilger li chiama opinionismi, coi quali, per posizione eogica, non si ammette di aver sbagliato.
      Questo può alimentare gli scontri dialettici.

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    4. oh, ma il mio era un concetto più terra terra.
      Comunque uno scontro dialettico si attiva sulla base di un concetto non condiviso, è un mezzo per un buono scontro culturale di pari grado o giù di lì.

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  5. Già sai come la penso, vero?
    Tanti baci bella bionda!

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  6. Sempre bello questo blog. Ciao da Sara

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  7. pienamente d'accordo. Sapersi ignoranti è una dote e un presupposto per stupirsi ancora e ancora aprirsi al sapere degli altri (ma non certo a quello dei saccenti)
    massimolegnani

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    1. Io ho capito che coloro che sembra sappiano tutto, in realtà fingono sia così.
      Dall'alto della loro supponenza brandiscono il loro sapere come un'arma affinchè non ci sia confronto.
      In realtà, i saccenti, non intendono imparare, in qualche modo si accontentano di quello che già sanno.
      In fondo, è proprio questo il loro limite.

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    2. appunto! pietosi
      :-)
      ml

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