Non è un caso, semmai una consapevolezza acquisita nel tempo vissuto, la convinzione che le persone non possano cambiare.
Puoi arrivare a plasmare i tuoi spigoli, trovare una dimensione di pace, ma quello che sei, resti nel tempo e nello spazio.
Se riguardo indietro mi rendo conto che l'età e la saggezza, aiutano ad evitare di farsi del male inutile e dannoso, ma quella che sono resta come una seconda pelle.
Puoi raschiare via il peggio, come epidermide morta o abbronzatura che ti abbandona ma dentro e tutt'intorno resti il punto fermo di te.
Nel bene e nel male.
L'atavica storia del "chi nasce tondo non può morire quadro".
RispondiEliminaeppure qualcuno si ostina a cambiare le geometrie!
EliminaMagari in quello che non arriva mai a cambiare è racchiusa l'identità profonda...e quella è meglio tenersela, o no?
RispondiElimina:-)
Ciao Sabina della città di K (grande libro peraltro), l'identità è quella che si forma durante l'esistenza è personale e non cedibile.
EliminaDecidere di rimanere immutato nel tempo è un privilegio che puoi permetterti solo fregandotene degli altri.
A meno di non rasentare la perfezione.
L'identità profonda ch'io intendo è quella interiore e fa di nome autenticità.
EliminaL'autenticità non ha bisogno d'essere menefreghista per manifestarsi,perché sta esattamente all'opposto della presunzione e della solitudine data dall'arroccamento sulle proprie convinzioni.
L'autenticità è confronto, lealtà verso gli altri.
Un menefreghista non si porrebbe mai questi problemi, figurati uno che tende o crede di poter tendere alla perfezione, minimo finirebbe per spiaccicarsi contro sé stesso o per diventare un asceta fine a sé stesso.
:-)
Concordo, ma l'autenticità e il vero valore del sè, non li puoi acquisire o decidere di fare tuoi col cambiamento.
EliminaE' qualcosa che hai o non hai.
d'accordissimo, si può lavorare di lima a smussare gli spigoli, ma non di piccone a cambiare la sostanza.
RispondiEliminamassimolegnani
Infatti.
EliminaE' decisamente opportuno limare le sfumature, raggiungere compromessi congrui col proprio modo d'essere.
Ma la sostanza è quella, poco da fare.
Eh sì..cambiare è difficile però in effetti smussare gli angoli si può fare e si dovrebbe fare per vivere meglio con se stessi e gli altri ;)
RispondiEliminaconcordo, altrimenti fai l'eremita e resti come sei.
EliminaIl vivere sociale impone strategie che ci permettano una serena convivenza.
Altrimenti sarebbe come vivere costantemente in guerra col resto dell'umanità
mi piace molto la canzone...l' interpetrazione di Gabriella Ferri è struggente (almeno per me)
RispondiEliminanon esiste un centro di gravità permanere, ci trasformiamo...
ci trasformiamo attraverso le esperienze.
EliminaE non è detto che la trasformazione sia sempre proiettata verso il meglio!
ovvio...anzi alcune volte prendono il sopravvento proprio i lati peggiori.
Elimina...e sottoscrivo "grande libro" per la "trilogia della città di K." e grande in generale aggiungo per la Kristof.
RispondiEliminaCiao,
S.
assolutamente d'accordo con te
EliminaPlasmare gli spigoli sì, adattare (entro certi limiti) la forma anche, cambiare la sostanza NO. Perché se mi/ci ha aiutato ad arrivare fino ad oggi, qualcosa di buono deve pur avercelo, no? ;-)
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