Sto diventando una brutta persona.
Una volta non avrei mai pensato di poter augurare le peggiori cose possibili a qualcuno.
Ma sta succedendo.
E' un movimento che mi scuote le budella, passa dallo stomaco e rigurgita come suono.
E non è mai un bel sentire.
Ora, a proposito di questo referendum che, tra l'altro, cade esattamente nel giorno del mio compleanno, altro motivo imperdonabile, non è che uno debba votare per forza NO o per forza si.
Ognuno porrà il suo voto in maniera libera e consapevole.
Almeno è quello che spero.
Perché "ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire"
Beh, non davvero così tante ma ho sentito persone che per superficialità e pressapochismo non hanno speso un minuto per informarsi, per capire.
Gente che non si rende conto dell'importanza di questo voto.
Non daremo il nostro dissenso o il nostro assenso per una robina così, ma per qualcosa che cambierà radicalmente il nostro divenire.
Quindi accertiamoci di fare la scelta giusta, qualunque essa sia.
torno a scrivere quello che ho già scritto in un altro blog: quando mai l'italiano medio si è veramente informato prima di votare a un referendum? Forse solo su quello del divorzio (e dico forse). Il discorso va esteso a tutte le elezioni.
RispondiEliminaC'è troppa superficialità.
Beh, devo ammettere che, visti i risultati, qualcuno l'ha fatto.
EliminaAltri invero, hanno cercato di far fuori il rappresentante di questo governo farlocco ignari che avrebbero ricevuto in dono la stessa cosa vestita in modo diverso.
Per ora voglio credere e sperare che non qualcosa possa ancora accadere.
Sono sempre stata un'illusa
Ma, alla fine, a quanti interessa ancora davvero che l'italiano sia informato su quello che sta andando a votare? E quanti credono che qualcuno effettivamente lo sforzo di informarsi possa anche averlo fatto, quando si arriva -vedi referendum costituzionale- ad essere accusati a priori di fare una determinata scelta di voto soltanto per "antipatia" (mentre in caso contrario, naturalmente, una "simpatia" disinformata al massimo andrebbe benissimo)? Siamo di fronte a un doppio problema, per come la vedo io: 1) La superficialità dovuta alla mancanza di informazione 2) La superficialità nel giudicare chi -mi ripeto- lo sforzo d'informarsi perlomeno lo fa...
RispondiEliminainfatti è un cane che si morde la coda.
EliminaLa cosa che mi ha lasciata perplessa è che i sostenitori del si continuino a pensare che tutti i votanti del no l'abbiano fatto non per salvare la Costituzione ma per disfarsi dell'uomo che la voleva cambiare.
Come se fossimo tutti capre.
Pienamente d'accordo, sta prevalendo la litigiosità di superficie sulla serene valutazione delle cose.
RispondiEliminamassimolegnani
Infatti.
EliminaIl problema è quando si strumentalizza.
Se non si fosse messo in mezzo l'ex premier presentando questo referendum come un fatto personale, la gente avrebbe ragionato di più e cercato di entrare davvero nel merito delle proposte.
Ora dire che i no sarebbero stati più schiaccianti forse è un azzardo, ma io lo penso
mi commuove vedere che, nonostante tutto, qualcuno ancora segua quello che scrivo.
RispondiEliminaGrazie....
Non c'è di che, amica mia, non c'è di che. ;)
EliminaGià...
RispondiEliminaehilà
Elimina