Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 21 maggio 2020

Andrà tutto bene!

Sulla lunghezza d'onda dello "sticazzi" precedente, ci siamo ritrovati  dentro la bolla del nostro quotidiano rinchiusi in casa con i familiari conviventi (che potrebbero anche essere stati noi stessi!).
Il mio lockdown è stato una montagna russa continua.
Momenti in cui pensavo che sarebbe stato un passaggio interessante per approfondire il rapporto con me stessa e l'altro (mio marito) e che altrettanto interessante sarebbe stato interiorizzare i pensieri che in situazioni normali sono solo superficiali e schizzano via veloci; insomma un buon momento evolutivo.
Poi c'erano gli altri momenti, quelli  di scoramento ingiustificato(?), di paura profonda, di compulsione per la temperatura corporea, l'età, i genitori, la figlia.
Insomma puro "panicopaura"!
Nel frattempo m'intrattenevo e m'intrattengo con la didattica a distanza, che significa lavorare come se non ci fosse un domani, le serie nostalgiche proposte da Prime.
Mi chiedo cosa mi resterà di questo periodo e sinceramente non so cosa rispondere.
Vedo che un sacco di gente sembra aver vissuto su Marte negli ultimi due mesi e quindi si muove inconsapevole e festosa, vedo la natura, che si era ripresa il suo spazio, perdere terreno nell'arco di un amen, vedo il sacrificio di molti gettato alle ortiche, vedo le dinamiche sociali che se ne fottono di permessi e del rispetto per il prossimo.
Insomma vedo un mondo che non ha imparato un cazzo, che non ha memoria, nè storica nè a breve termine, vedo un ambiente che dovesse decidere di farci estinguere avrebbe, tutto sommato, la mia approvazione. 
Perchè noi siamo così, cantiamo sui balconi fingendo di volerci tutti bene ma quando le cose si aggiustano smettiamo di riconoscerci e torniamo a vivere nel nostro egoismo, nel nostro piccolo io.
Quindi non è vero che andrà tutto bene e il pollice opponibile, invece di renderci specie suprema, ci ha motivati a distruggerci.
Siamo solo un triste spettacolo per la natura che osserva.






10 commenti:

  1. Gira un meme su Internet in questo periodo. E dice più o meno così:
    "Dicono che dopo tutto questo saremo migliori. Ma è una pandemia mica un incantesimo".

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    1. Non lo conoscevo ma è fantastico e me lo stamperò su una maglietta non appena mi sarà possibile!

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  2. Tutti a esaltarsi per chi cantava sui balconi, sì, ma quasi nessuno che si soffermasse a pensare a tutta la sofferenza/solitudine nascosta dietro ai balconi deserti e alle finestre chiuse: come cazzo avremmo mai potuto uscirne migliori, se fin dall'inizio ci eravamo già dimenticati degli ultimi (tali solo perché, come sempre, si vuol fingere che non esistano)? Un saluto, amica mia, e speriamo almeno di evitare un altro lockdown... :-(

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    1. Credo e spero, che l'emergenza sia davvero finita. Fingerò di credere a quel tizio che alla stregua di Nostradamus, aveva previsto che da Marzo a Maggio il mondo sarebbe stato avvolto dalla catastrofe e poi nulla più.

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  3. sottotitolo del tuo post: sto ca**o! (scusa il francese)

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    1. I francesismi in questo blog, sono di casa!!!:)

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  4. Ogni tanto ritorni a scrivere. Evviva!

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  5. L'epidemia di virus Corona non mi ha mai creato alcuna aspettativa di cambiamento dell'umanità (non importa se in meglio o peggio che, peraltro, sono percezioni/giudizi personali).
    L'etologia degli Homo Sapiens si è formata in migliaia di anni, non sarà un'episodio a modificarla.

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  6. Sarà che sono un'illusa e continuo a credere nel potenziale umano, ma io per un attimo ci ho creduto davvero che potesse renderci migliori. Poi mi sono ricordata di quei film apocalittici in cui si rimane in 10 e 5 decidono che gli altri devono morire perchè non c'è spazio per tutti ed ho capito!

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