Amore_immaginato: Fuga di cervelli

Leggere attentamente

ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 20 gennaio 2009

Fuga di cervelli

Che un cervello è un cervello.
Mica dev'essere grande o piccolo.
Ieri ho letto le varie diatribe sorte sul blozzz dello staff di libero.
Quello che salta subito all'occhio è la mancanza di contraddittorio.
Ovvero se sono osanna e meraviglia va tutto bene mentre nel caso di ricerca di spiegazioni o anche solo di risposte concrete su certe argomentazioni, ci si limita a scivolare sui vetri usando come unica ed efficace arma il vecchio adagio "queste sono le regole, prendere o lasciare".
Che può anche starmi bene, se c'è un regolamento da seguire ne prendo atto, ma se così dev'essere sarebbe quantomeno onesto applicarlo su e per tutti, nessuno escluso.
Non voglio far polemiche facendo esempi di blog che nonostante delle regole se ne sbattano altamente continuano a stare nell'home page. Del resto loro non hanno colpa (ne merito).
Tutto questo perchè capivo e capisco il "dolore" di poly, che tanto ha dedicato a quel portale.
Che è il mio stesso dolore, perchè dopo quattro anni, mille e passa post, pensieri e risate, bella e brutta gente, ti girano veramente i coglioni a mille.

Insomma, sto eleborando il lutto!

35 commenti:

quattroAzero20 gennaio, 2009 12:28
Cervelli ce ne sono di tante dimensioni e pesi e non sempre questo corrisponde a qualità. Neppure lo spessore della corteccia , sede delle funzioni mentali superiori come memoria, coscienza, pensiero, linguaggio, ci dà un indice qualitativo del “cervello”. Temo che la storia dell’umanità sia piena di esempi di “grandi cervelli” da buttare perché ciò che fa, secondo me, di un cervello la grandezza è solo l’uso che di esso se ne fa. Un grande cervello asservito ad un potere, diventa pateticamente un guscio di nulla.
Dal mio piccolo do un unico valore all’aggettivo “grande” applicato ad un “cervello” ed è strettamente legato alla “libertà di pensiero” e “libertà d’azione”. Un cervello per essere grande deve essere libero, più libero possibile nel pensiero e in tutte le sue espressioni, più libero possibile dai condizionamenti. Va da se che un cervello grande così fatto è per forza di cose un cervello anarchico. Ecco, mi piace pensarlo così un grande cervello.
E non vedo che altra strada gli si possa aprire se non quella della fuga, avanti avanti, a dispetto di ogni perdita e ogni lutto, verso la gratificazione di quella che resta l’unica cosa che ci differenzia dagli animali : l’ideazione.
Non piangere il tuo blog come un figliolino morto. Immaginalo come i pensieri che vanno e vengono, a volte restano chiusi in silenzio, a volte vengono condivisi, superati, dimenticati : resta , com’è giusto che sia, ciò che, nel bene o nel male, questo intreccio ha prodotto.
Ma io, come sai, non faccio testo : sono stata atipica come blogger su libero, e lo sarei ovunque.
Mi affeziono molto alle parole, mie e altrui, mi affeziono molto ai luoghi, perfino quelli virtuali, ma più di tutto mi affeziono alle persone e quelle non c’è cazzo di blog che ce le lasci o ce le tolga.
Noi non siamo blog.
Baci influenzati (da viruss eh)
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bigsleep20 gennaio, 2009 16:24
..ma no che non siamo blog. Ci mancherebbe.
Abbiamo tutti un nome e cognome.
Aria dunque.
Sono sempre stato contrario al mondonick ed alle personick.
Così sono infilato anche su facebook. Altra aria. Davvero.

firmato: Orlandini Franco
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quattroAzero20 gennaio, 2009 16:52
abbiamo di più di un nome e cognome eh eh eh eh....facce de buc! robe da matti...ah ah ah
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Amore_immaginato20 gennaio, 2009 17:02
Rita... tutto perfetto, tutto giusto. Il blozzz era un modo, un mezzo... ho tanti di quei ricordi legati alle persone che ho incontrato grazie a lui. Certo che piango il mio figlioletto...è stato allevato con amore e pazienza...vuoi che lo dimentichi in un amen? Mi ha dato troppo...
Franco...è mia la chioma meravigliosa...uffi!
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Amore_immaginato20 gennaio, 2009 17:03
ops...era solo bellissima...ho voluto fare la sborona!!! :o)))
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bigsleep20 gennaio, 2009 17:16
..A.i.
Mi chiedevo cosa significassero.
Che figuraaa...
Mi sarei dovuto ricordare d'una trecciolina viola.
Sveglia Franco!
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quattroAzero20 gennaio, 2009 17:16
scusa ma fammi capire ma chi cazzo ti ha prescritto di abbandonare tuo figlio?
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Amore_immaginato20 gennaio, 2009 17:23
c'era (e c'è) la possibilità che me lo portino via, che lo uccidano senza una motivazione plausibile. Se vogliono possono attaccarsi a qualsiasi cosa e farlo sparire. Preferisco tenerlo sospeso che darlo in pasto a censori che pensano di legittimare le loro assurde scelte aggrappandosi ad un regolamento fazioso!
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primosire21 gennaio, 2009 00:27
Non so se ti sei presa la briga di leggere la condizioni di questo portale. Non sono mica tanto diverse da quelle di libero.
Non ho visto ancora nulla di questo portale, tranne che ci sono blog da tutto il mondo, il che mi ha ricordato che non ho mai studiato il tailandese
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Anonimo21 gennaio, 2009 08:14
.....am 'sa che t'las fait bin nè !
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 10:30
mio Sire... io più di qualche cazzo e vaffanculo non mi sono mai spinta, quindi la mia preoccupazione non era per la mancanza di rispetto per un regolamento che ho, peraltro, sottoscritto.
Ma ultimamente c'è stata una vera e propria campagna di bannazione a muzzo da coloro che hanno il potere di chiudere profili e blozzz.
Mi stai sul culo, ti banno. Punto. Senza darti uno straccio di spiegazione. A casa mia, questa si chiama censura. E' da questo che sono fuggita. Come sia qui, ancora non lo so bene, ma mi pare di capire che ci sia più libertà di espressione. Ma questo, lo verificherò nel tempo...forse!
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 10:31
Gino (ho deciso che chiamerò Gino tutti gli anonimi) sei chi penso che tu sia???
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Anonimo21 gennaio, 2009 11:03
Io non so chi tu pensi io sia, potrei anche essere chi non vorresti mai che fossi. Comunque Gino va benissimo
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dilaudid21 gennaio, 2009 11:10
e cambiare il fuso orario? su libero è partita la corsa alla delazione, hanno concesso qualche privilegio a un po' di utenti(goldone user)e loro pattugliano indefessi. è stata una buona occasione per cambiare, una benedizione
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 11:59
Il goldone user è meraviglioso!
Cambiare è un po' rinascere. Non ho mai avuto serie radici di appartenenza e, almeno per una volta, mi sono sentita legata ad un posto che reputavo mio. Del resto quando sono arrivata era ben una democrazia. Non ho fatto i conti con i colpi di stato e re e regine che si scornano per ottenere privilegi e stellette dorate...
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 12:01
uèèè Gino, potresti essere chiunque. Magari ti odio pure. Approfitta che per ora (qui) amo tutti... :o))
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Anonimo21 gennaio, 2009 12:07
Io non approfitto di nulla. Che mi ami o mi odi no mi fa alcuna differenza. L'importante è come ti considero io e non viceversa. GINO ^__^
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 12:20
uh! E come mi consideri tu? (ti prego, prima che la curiosità faccia di me un'insonne!!!!) :oD
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Anonimo21 gennaio, 2009 13:02
Dormirai tranquillamente anche senza saper la mia opinione, lo so ! ^__^
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 13:19
Si, questa è proprio una frase che mi appartiene... adesso so di avere a che fare con un Gino che mi conosce... mi va bene così...
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Anonimo21 gennaio, 2009 13:35
A volte si tira ad indovinare e ci si azzecca pure, bionda ragazza.
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 13:44
Ragazza? Allora mi conosci proprio!!!
ahahahah
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Anonimo21 gennaio, 2009 13:59
Sei tu che non mi conosci. Anche se, pure questo, ti farà dormire tranquillamente questa notte. Devo portire per un lungo viaggio : mi aiuti ?
GINO ^__^ (o GINA ?)
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 14:53
Gino (che tu sia maschio o fimmina poco conta sempre Gino rimani!)
Certo che ti aiuto (se hai anche il mio numero, cosa probabile se mi conosci) componilo!
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Anonimo21 gennaio, 2009 15:18
Facciamo così, chiamami tu ^__^
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 15:29
io potrei nell'ordine:
non aver mai avuto il tuo numero
averlo cancellato per inutilità
farmi una gaffe terribile con l'ipotetico/a interlocutore/rice.
Tu hai una certezza che a me manca, e io l'informazione che ti serve.
Quindi lascio a te la scelta.
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Anonimo21 gennaio, 2009 15:49
A te non manca e a me non serve. Buon pomeriggio
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 15:52
Vedi che abbiamo risolto? Buon pomeriggio Gino
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Anonimo21 gennaio, 2009 16:03
Già, ma dovresti mettere una tendina alla vetrina.
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Anonimo21 gennaio, 2009 16:06
gino o ginota,
siti piciu, o siti fol?
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Anonimo21 gennaio, 2009 16:12
Guardia del corpo ?
Gino/a
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Amore_immaginato21 gennaio, 2009 16:37
Gino...quest'ultima mica l'ho capita!
Neanche quella poco sopra...
devo fare un po' di manutenzione al neurone!
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Anonimo21 gennaio, 2009 17:53
L'anonimo sopra me (Gino) non sono io. La guardia del corpo era riferita a lui. Comunque, onde evitare confusioni equivoci e/o spiacevoli mi dileguo come son giuto. In bocca al lupo. Gino/a :o)
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quattroAzero21 gennaio, 2009 18:31
trovo che i commenti anonimi siano una grande cagata Gina quattroAzero....tiè
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Amore_immaginato22 gennaio, 2009 00:43
certo che sono una cagata...
ma non voglio perdere alcune persone a me care di digilandia, ed è quindi l'unico modo che ho perchè possano accedere.
E poi, i vari Gino prima o poi li quaglio...
Per esempio l'anonimato del Gino odierno è durato poco più di un amen..
Un Gino che ti è amico te lo dice che non si chiama Gino...
Quindi mi basta cercare tra le persone con le quali ho avuto qualche problema.
Non che siano poche, ma neanche innumerevoli.
E poi, la matematica ti porta sempre a fare 2+2!!!
Notte blu
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Max dice di me (a me, per me)

Mi verrebbe da dire: scendi dalla giostra che in fondo fa sempre lo stesso giro e salta sull'altalena. Rimettiti in gioco, che lo che sai giocare. Invece di pulire, sporca. Stupisciti, sorprenditi, lasciati da sola a bocca aperta. Muovi il piede, poi l'altro che ti ritrovi a camminare: non lasciare che la polvere che togli da sotto il tavolo ti si depositi addosso. E comincia da subito, da ieri. Da stasera. Cambiala tu la vita che non ce la fa a cambiare te (no, questa è Patty Pravo, lascia perdere). Insomma, fa succedere qualcosa. Romperti il cazzo solo per ricomporlo come un puzzle da 10000 pezzi non ti migliora e non ti peggiora. Ti lascia immobile e senza fiato. Ed io non ti conosco così. Non ti vedo così. Tu sei il vento.

Le parole di Demian

"Ti amo, come ti amavo prima di conoscerti

come ti ho amata il primo giorno in cui ti ho conosciuta

come ti amerò sino a quando imparerò a conoscerti

come ti amo sino a quando, e oltre, non ci sara piu nulla da conoscerti"

"Vorrei raccontarvi di qualcosa che non può esser raccontato, vorrei raccontarvi di lui che non è lui e della sua splendida moglie che non è sua moglie e che gli regge il cuore fra le labbra che non sono labbra ma petali che si schiudono all'amore e vi racconterei, se solo ne fossi capace, di sua figlia, che ama, e che non è sua figlia e del mare che onda su onda lo ricopre lo agguanta e lo abbandona lasciando ad ogni passaggio una memoria salata sulla sua pelle. Ed è il mare. Vorrei raccontarvi di tutti quei suoi gatti che non sono affatto suoi e del gatto, il suo gatto, che crede che lui sia suo e a ben ragione pensandoci e di come si piega sulle ginocchia circondandosi di piattini di carta dove uno dopo l'altro i felini arrivano miagolando e riconoscenti. E il cane, rosso e guercio, con una benda di peli sull'occhio guasto, custode pigro e attento col suo gatto della terra, di quella terra che sente sua seppur non sia di nessun'altro che non sia il mare e il sole.Vorrei raccontarvi di qualcosa che non può esser raccontato: la pienezza dell'amore nello sguardo dei suoi occhi."

"era da molto tempo che avrei voluto parlarti del più e del meno, insegnarti a fare le addizioni e cronometrare i tempi di reazione del tuo cuore. Sempre troppo indietro sempre troppo lento. Ho passato nella pressa dei miei neuroni tutti gli orologi, ogni cosa che potesse scandire il tempo, ma non riesco a fare a meno di considerare il flusso della coscienza come una perdita di tempo. oggi ci siamo incontrati e abbiamo amato confrontare le nostre reciproche sensazioni tattili. oggi siamo andati al mare e io stavo affogando e l'acqua era gelida e sono morto. oggi hai pianto e hai riso. oggi è trascorso quasi un anno e siamo ancora felici e distinguiamo noi dagli altri. oggi son due anni che scaviamo nella stessa fossa. oggi ti ho regalato dei fiori e una vespa dall'addome di tigre. oggi ho compiuto gli anni ed è come se fosse davvero trascorso così tanto tempo da allora ma perchè non ricordo nulla se non qualche sciocchezza come se fossi su una giostra impazzita e solo fra una corsa e l'altra riuscissi a distinguere qualcosa. oggi è il nostro anniversario auguri cara auguri caro ma non ricordo più nemmeno il tuo nome ti ho sempre chiamato amore e gioia e tesoro e diamante e tartufo e orso e elefante e misteriosi nomignoli. oggi ho fatto tardi mi dispiace ero sovrappensiero e non ho visto le lancette infilzare le ore. oggi avremo un figlio e lo chiameremo per nome. oggi ho visto il cielo spazzare via ogni turbamento. oggi non ho concluso nulla e tu ti sei appisolata ed è gia oggi un'altra volta ancora e non avremo nulla da aggiungere e nulla da togliere."

Sorprendersi (25/03/2008)

E' quel senso della vita che ti capita di dare per scontata, che ti prende per le spalle e ti sorprende con fare inaspettato.Che ti scrolla dal tuo torpore, dai tuoi dati di fatto e ti fa guardare intorno con rinnovata curiosità.E ti fa alzare il naso verso il cielo che sembra uguale ma che non lo è mai, come i fiocchi di neve su asfalto o su prato o su te.Ed è allora e non prima, che ti capita di alzare lo sguardo verso le cose per riuscire a coglierne il senso più intimo, più bello.Ed è allora e solo allora che quel senso si rinnova e ti fa sorridere e ti emoziona e ti dà i brividi, come sensazioni di pelle accartocciata che si contrae e si rilascia, come uno scroscio, come un temporale, come appoggiare la testa sul cuscino e regalarsi la notte.

Lady Piattola

Lady Piattola, ultima di una grande dinastia, era una puttana d'alto borgo.E si, perchè viveva sull'estremità di un eremo, in un posto umido, troppo caldo d'estate e troppo freddo d'inverno.Dormiva di giorno quando il caos cittadino non le permetteva di rovistare fra il superfluo di cui la gente amava disfarsi e gli uomini erano troppo occupati a fingere di essere uomini. D'affari, chiaramente.Preferiva vivere la notte con il suo silenzio, le sue luci intermittenti e buttare se stessa.Ogni tanto faceva il calcolo del tempo che passava, rispolverando lontani ricordi, o solo per fare mente locale di quando era stata l'ultima volta in cui la pioggia aveva lavato i suoi occhi oltre che l'anima.Si rese conto di essere sopravvissuta rovistando nelle mutande altrui.Non se ne pentì mai.La trovarono schiacciata tra un lenzuolo e il materasso, un mattino di primavera.Di tutti gli uomini che l'avevano avuta uno solo l'aveva amata Testa di Cazzo, che volle per lei un funerale maestoso, al quale partecipò unico e solo attore, incurante degli sguardi perbene degli avventori eclissati, che avrebbero avuto di che dire da li in poi.

Piccole MIE dichiarazioni d'amore

"Capisci, io vorrei solo che mi permettessi di proteggerti, che smettessi di nasconderti dietro quell'armatura di certezze che mostri e dimostri. Vorrei poterti stringere tra le braccia e farti sentire al sicuro, vorrei farti sentire quanto sei importante o solo permetterti d'addormentarti tra pensieri giocosi.Vorrei vederti sorridere, mentre aggiusti il tuo sonno tra i cuscini, osservare la serenità attraversarti la pelle, sfiorare i tuoi sogni, entrare nei più belli e farne parte.Ti cullerei su un'amaca di stelle addolcendo le oniriche distanze.Capisci, io vorrei solo che la felicità ti si aggrappasse senza più lasciarti, che ti piovesse addosso con la delicatezza di una brina e lì restasse.Non vorrei altro che vederti sorridere dal risveglio fino alla prossima notte e dopo ancora.Così, sempre..."