Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 28 novembre 2009

I'm tired and i want to go to bed


Esiste la stanchezza di corpo e quella di mente.
Sono affetta dalla seconda, quella pallida e tediosa che ti protegge e ti fa pallina e che ti fa dormire ore vergognose.
Mi alzo con la stanchezza negli occhi, la mente, assente, dimentica piccole e grandi cose e me.
Cerco di ovviare ai gesti meccanici della quotidianità, mi faccio violenza e saltello.
Ogni giorno mi prometto di fare movimento, di creare aspettative, di rendere meno pesante questa convivenza forzata con me.
Ma sono stanca e incespico sulla prima difficoltà rendendole grazie.
Il barlume di lucidità m'invita a reagire.
Ed io rimando a domani.
E lo faccio ogni giorno.

6 commenti:

  1. Non dovrei dirtelo pubblicamente ma ti ho appena mandato una torta con la lima. E' per domani. Ci sarà una macchina veloce ad aspettarti. Abbiamo corrotto tutte le guardie. Sarà una passeggiata...

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  2. Non dovrei dirtelo neppure io e tanto meno pubblicamente, ma ho la fronte corrugata in grave sengno di disapprovazione : non credere mai a chi ti prospetta i piani d'evasione : fuggirai di notte, da sola, quando nessuno se l'aspetta, neppure tu. O così o mai. Lo so, è cosa dura da ingoiare e non ho pillole per addolcirla. L'unica cosa che so è che quando accadrà io sarò lì. Se non avrò già fatto il salto ad altra vita, ovviamente.

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  3. Beh sembra che sia in corso una gara per farti evadere...chi di giorno e chi di notte. Una cosa è certa: non è con le parole che segherai le sbarre...

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  4. Mi sembrano mie parole in realtà... mi ci ritrovo davvero molto... dannazione... mi spiace...

    Cmq, come ben saprai, non bisogna stare in piedi in mezzo alla strada, immobili, aspettando che la vita ci scivoli ai lati come il vento... ma non ci travolga... Ma bisogna andarci contro...
    Bisogna tener conto però che per fare una cosa del genere ci vuole la giusta dose di forza...

    Iniziamo con le piccole cose... qualcosa che ti fa piacere... e soprattutto che non sia tra le quattro mura di casa... che ne so, una passeggiata... o similari... se le situazioni non ti si creano da sole, comincia ad aiutarle.. l'importante è uscire... ma uscire in un modo sano... non camminare a capo basso, ma guardati intorno... sempre con gli occhi ben aperti. Guarda le luci, i colori, le persone... alla fine ti accorgerai che c'è stata almeno una cosa che ti ha fatto sorridere e ti ha dato forza.

    Un sorriso, non fa mai male...

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  5. Animo, ragazza, animo.

    La vita va presa con leggerezza.

    Pupazza

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  6. Che dire?Hai già detto tanto...Siamo una generazone così stanca,abbiamo bisogno di dormire,magari chi lo sa...proprio per sognare la vita che vorremmo,per lasciar passare il tempo anestetizzati dalla dolce droga del sonno!Ci sono momenti però che vale la pena rimanere svegli,ogni uno di noi ha questi momenti,bisognerebbe aggrappparcisi e moltiplicarli.Ma domani,lo faremo domani,ora dormiamo un altro po'...

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