Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 10 luglio 2010

In alto mare


Mi rendo conto che l'italiano corretto sia diventato una lingua usata da pochi e che pochi ormai conoscono. Capisco le difficoltà che si possono incontrare, del resto è una lingua difficile, moltissime parole hanno una radice greca o latina, molte altre possono significare cose diverse pur essendo a prima vista identiche, basta lo spostamento di un accento o una variazione di sintassi, le coniugazioni verbali sono ormai desuete. Che poi basterebbe documentarsi, leggere molto, imparare da chi lo parla meglio di noi e colmare le lacune d'ignoranza facendo nostri vocaboli sempre nuovi. Ma con cognizione di causa, evitando di dire castronerie solo per apparire saccenti. Mi viene l'orticaria quando sento frasi inaudite, quando vedo una congiunzione mentre ci vorrebbe un verbo, le acca dimenticate in qualche angolo. Che se vogliamo ridere, possiamo scendere il cane per pisciarlo, ma se vogliamo discutere dovremmo almeno sapere le nozioni basilari della lingua che sentiamo parlare da sempre e che da sempre dovremmo saper parlare. Vieppiù che credo che uno dei divari che non si possa colmare tra due persone, sia la differenza culturale.
Si, perchè finito il primo periodo del "prosciuttosugliocchidatrentacentimetridispessore" o pochissimi interessi in comune, a lungo andare si perdono le possibilità di confrontarsi.
E non è una questione etimologica, sarebbe troppo semplice, basterebbe usare parole più comuni e conosciute e tutto sarebbe risolto, è una questione di discorsi quotidiani, di relazionarsi, di non dover pensare prima di parlare.
Anche perchè cosa potresti mai dire al tuo amato, mentre con gli occhi pieni d'amore ti sussurra
"Amò, volessi che tu saresti felice per sempre"
Ecco, appunto!

16 commenti:

  1. La risposta è "Amò, io sono per te come la consecutio temporum, enigmatica ed incomprensibile, puoi studiarmi per anni e non conoscermi affatto"!

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  2. ahahahahah
    aspetta che me la segno!!!
    Bellissima!!

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  3. L'amore? Forse col tempo, conoscendoci peggio.

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  4. Amò...io sono per te come l'eiaculatio precox, vengo sempre prima io! (ooppsss....)

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  5. ahahahah
    ma minchia, ma perchè non ci ho pensato io???

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  6. semplice: perchè tu ci arrivi dopo, ehm

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  7. fermata di autobus, due ragazzi si baciano poco prima che il mezzo parte, la ragazza sul bus, fa al ragazzo sulla pensilina :
    "minchia ziobasta quanto ti amo porcodue"

    giuro.

    il lato positivo e che a te almeno non ha detto parolacce a casaccio !!

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  8. oooh ma quanto si sono involuti sti ragazzetti???
    L'hai già sentita "ti amo di bene"???
    Oppure "Panicopaura" tutto attaccato altrimenti non vale?

    p.s. non è successo a me per fortuna...mi sarebbe esplosa la giugulare...

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  9. minchia, che se saprei che ti esplode la giugu... panikopaura!!!

    poison

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  10. ahahah
    ho pure sbagliato...
    era panikopaura porcodue!!!

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  11. il mitico TADB : ti amo di bene !!

    dove abbiamo sbagliato ??

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  12. aaaah lo conosci quindi!!!

    Non so, io continuo a chiedermelo ma non trovo la risposta.

    Un giorno ho chiesto a mia figlia perchè su faccialibro continuasse a scrivere <3...
    poi ho scoperto che veniva fuori il cuoricino...
    Come sono indietro!!!

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  13. Nelle miniere, rapati a zero, a spaccare il carbone, lì si che ti viene il panikopaura porcodue e fors'anche porcotre!

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  14. O a spalar i sassi nel piave, cosi poi si possono pavoneggiare della loro abbronzatura !!

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