Tu lo sai, difficilmente le cose le mando a dire, ma ci sono occasioni e persone che mi spiazzano.
Allora comincio da lontano, tipo che se devo parlarti del Piemonte, comincio dalla Puglia.
Insomma, cerco il modo, il mezzo, la circostanza affinchè possa farmi capire senza essere esplicita.
Perchè mi conosco, lo so come sono e se davvero facessi in modo che le parole uscissero con la stessa costante temporale del pensiero, i rigurgiti di carogna ti arriverebbero addosso come sputi.
Un attimo dopo mi rendo conto che sta formula qui, mica funziona, perchè le cose sono due, o non riesco a farmi capire o proprio non capisci.
Magari fai finta, perchè lo so che ci sono occasioni in cui far finta di non capire salva il culo.
E sono quelle le occasioni in cui mi sento impotente, perchè comunque, sia che proprio non capisca sia che faccia finta, la situazione non evolve.
In nessun senso.
Arriva una sorta di rassegnazione che mi ripugna e l'insicurezza delle mie potenzialità raggiunge i minimi termini.
E mi sorge spontanea una domanda, a che serve che io sprechi parole?
Amore_imm: secondo me tu meriti di meglio...
RispondiElimina;-)
l'unica vera soluzione è essere esplicite, sorattutto con gli uomini: adesso che poi ci sono di mezzo computer, cellulari, sms e altro, fraintendere quello che ci arriva dagli altri è sempre più facile. che poi, essere esplicita è quello che dovrei fare oggi... :S
RispondiEliminaTu a volte sembra che descrivi i miei stati d'animo.
RispondiEliminaScrivi quello che io non riesco a dire, non è la prima volta...
"Insomma, cerco il modo, il mezzo, la circostanza affinchè possa farmi capire senza essere esplicita."
Ho imparato a fare questo da un bel po', specialmente quando ho confessato... ho fatto preamboli da premio nobel, sono diventata fortissima in questo.
giusto perchè concordo con magn, meriti di meglio! ma di quale genere di persone ti circondi? spacciatori, prostitute, uto, tivoli, spiriti, animali, Hashahashin , peli di gatti, rododendri, maniaci omicidi compulsivi stitici e con improbabili velleità artistiche, cellulari , cellulose , celebrazioni , coltivazioni , commercializzazioni , rateizzate carezze d'un vento ebbro di primavera , eva&adamo ritratti in atti degli apostoli , apocrifi , manuali d'assalto e sullo zen e il mangiarsi le unghie, la zuppa del vicino è sempre più verde, i tuoi occhi , i miei occhi , argo , ergo sum , gli occhi dei documenti che cerchi di tradurre e che scivolano pensierosi sulla tua fronte, pattinaggio sul ghiaccio , l'energia atomica si ricava dalla scissione delle cellule, il principio del verbo avere, essere un individuo senza tanti capelli per la testa , malavoglia , malafemmina, tu siiiii
RispondiEliminaserve a non dare la possibilità che usi il tuo silenzio contro di te...(del tipo...: "se non dici niente..come faccio a capire?"!!!)
RispondiEliminaNon c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
RispondiEliminaSarei laconico, non prendo posizione. Però questo è un deja vu (scritto) per me, e mi fa riflettere molto molto su certe costanti nei rapporti uomo donna.
RispondiEliminaChi non ti capisce è bravo. A far finta di non capire, intendo. :)
RispondiEliminaMagneTICo, questa battuta merita un 10 con lode!!
RispondiEliminayuki, hai ragione, bisognerebbe.
RispondiEliminaMa certe volte è davvero così difficile riuscire a tirar fuori le parole senza ledere la sensibilità altrui.
Bella, è empatia...
RispondiEliminademian, a volte me lo chiedo anche io!
RispondiEliminaEmma, eppure il silenzio a volte è un rifugio!
RispondiEliminaCuore, mai saggezza fu più vera di questa.
RispondiEliminaMassimo, quanto indietro devo andare per leggere la versione maschile e fare un confronto?
RispondiEliminaMacs, minchia se lo è!
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