Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 6 febbraio 2012

Ti amo

Nonostante io sia una di quelle persone alla quale i coglioni cascano per un nonnulla, sono la prima ad affermare che ognuno debba vivere appieno la propria libertà.
Sia essa di  pensiero o d'espressione, fermo restando la conservazione della sacra regola del reciproco rispetto.
Del resto, e per fortuna, i gusti sono molteplici e ognuno ha facoltà di farsi piacere una cosa piuttosto che un'altra.
Ciò detto, se c'è veramente una cosa che mi smonta oltre misura, è il simil poetare versi d'amore, preferibilmente in rima ma non solo.
Come se girasse tutto intorno a questo fenomeno che, se vogliamo dirla tutta tutta, dopo i primi tempi in cui si nutre di passione ancestrale,  sedimenta e prende i contorni dell'affetto profondo e della stima.
Si accresce, si evolve.
Perchè l'amore ha questo di buono, che si eleva.
Quindi diventa tante cose e capita perfino che si esaurisca.
Perchè nelle liriche sembra imperituro, trascendentale, incapace di finire, perfino corrisposto.
Sempre.
Invece capita che non si ami, e ciò implica il fatto che ci si applichi nella ricerca di una traccia di un amore che non c'è.
Colui che non ama, al limite della pazienza, enuncia uno stato di cui colui che crede d'essere amato ha si consapevolezza ma che non vuole credere nè vedere.
Al contrario, "non ti amo più", significa che è scaduto un sentimento che è esistito, non si sa fino a quando e dove si sia perso, ma c'era, c'è stato.
Sicuramente non ci sarà.


10 commenti:

  1. diciamo che al momento sono in assenza d'amore.

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    1. e quindi questo non ti consente di dire la tua?

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    2. io amo, ma non sono amata. non è colpa di nessuno, non c'è da arrabbiarsi o da disperarsi. si guarda avanti.

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    3. no, non c'è colpa nel non amare.
      Certo che chi te lo comunica dovrebbe evitare di dirtelo ridendo.
      E' una mera questione di sensibilità.
      E chi lo fa, non merita il benchè minimo affetto.
      Guarda avanti, c'è sicuramente qualcosa di meglio!

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  2. L'amore, x me, è quello che si prova x i figli. Quell'amore che è imprescindibile ed indiscutibile, irrinunciabile, indescrivibile, assoluto. Che si evolve sì, ma resta amore, nn si tramuta in affetto, stima, reciproca sopportazione. Tutto il testo beh, come diceva il grande Sordi, "nn mi sono mai sposato xchè nn volevo estranei in casa". ;)

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    1. Beh, ma quello è un'altra cosa!
      Quello è un amore che si nutre autonomamente, si fagocita.
      Qui si parla d'istinti sentimentali verso estranei che vengono a far parte della nostra vita e di cert'uni che ne fanno poesia e prosa come fosse pane.

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  3. "non ti amo più" non credo esista... esiste il "mi sono sbagliato, non ti ho mai amato", forse.
    e poi "se vogliamo dirla tutta tutta, dopo i primi tempi in cui si nutre di passione ancestrale, sedimenta e prende i contorni dell'affetto profondo e della stima." ecco, questo mi fa tristezza invece, ché se è così allora torniamo al "mi sono sbagliato...".

    Ecco, insomma, credo di non essere d'accordo con niente di quel che dici oggi, manco sulla sacralità del rispetto... polemic mode ON

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    1. beh ma io sono contenta che tu non sia d'accordo.
      E' motivo di confronto, altrimenti torniamo al fatto che tutti i gusti sono al limone.
      Invece c'è anche l'arancio, il mandarino, la fragola.
      :)

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  4. ecco, a me piacciono le creme. per dire. ^_^

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  5. La realtà è che bisognerebbe avere il coraggio di dire: "ti amavo ma adesso è ora di basta! Scendi tutta la tua roba dall'armadio ed esciti a parcheggiare al parco giochi. Ma senza rancore, eh! Che io non sono rancoroso!"

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