Aspettiamo che si esibiscano i depeche mode in un vecchio teatro d'avanguardia, mentre tu e la tua pelle color ebano, mi sussurrate qualcosa all'orecchio.
Ti guardo con aria sognante e tu mi chiami con un nome che non è il mio.
Mi allontano, mentre Martin Lee Gore si presenta sul palco e mi rassicura.
Mi dice di stare tranquilla perchè il cioccolatino distratto, legge tutti i miei essemmesse non appena gli arrivano lasciando perdere qualunque altra cosa stesse facendo.
Mi affaccio alla finestra e prendo uno di quei vecchi ascensori a serranda e guardo il mondo intorno salire verso l'alto.
Così lontano da non sapere più come tornare.
E non provare emozione o paura.
Come se li, in quel luogo sconosciuto, ci fosse la soluzione di ogni domanda sospesa.
Come se lontano, fosse esattamente dove volevo andare.
Non c'entra niente col post (o forse sì), ma questa canzone mi piace molto.
RispondiEliminaLo so che sono vecchia per questa musica, però...
Ma va che l'hanno scritta per noi!!!
EliminaDeliziosa questa canzone, davvero.. e anche il video. Amore però il post non l'ho capito.. devo confessare! :-(
RispondiEliminaio l'adoro!
EliminaDimmi figliuola, cosa non hai capito?
:))
Non ho capito niente del post se è attinente alla canzone oppure no. Sono proprio cogliona ad ammetterlo?? Mi sa di si.. :-)))
EliminaAdesso si!! Mamma che torda coronata che sono..
RispondiEliminaE adesso, cosa hai capito?
Eliminaeheheh
Questa invece era un scenetta stile Sara.. mi coglionavo da sola. Autocoglionamento diciamo. Notte fa niente.. prossima volta capirò tutto. (quando mai??) Ciao mi piaci anche quando non ti capisco :-)
EliminaEra solo il racconto (e l'analisi casalinga) di un sogno.
EliminaUno di quelli che faccio io.
Che la mia fase onirica è più delirante di tutte le me che sono in me!
Esistesse un simile ascensore, ci sarebbe la fila per salirci!
Elimina(chiedo scuso se incolonno a muzzo ma oggi Explorer mi è sceso in sciopero)