Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 26 luglio 2012

Ogni volta

Ho capito che nella vita per cercare di non scontrarsi mai, bisognerebbe imparare a tacere.
Dicevo, l'ho capito.
Punto.
Capirlo, non significa essere in grado di farlo.
Tant'è che io non sono affatto capace.
Che se ho quel pelo sullo stomaco che mi provoca ondate di bolo, alla fine mi tocca vomitare tutto il pensiero così come ce l'ho in testa.
Senza mediazioni.
Pago le conseguenze chiaramente, che la diplomazia non l'hanno inventata senza motivo.
Ma mentre la distribuivano io ero altrove.  
Non so prendere per il culo.
Soprattutto, non so prendermi per il culo.
Così succede che certe porte mi si chiudano sulla faccia.
Non perchè sia stata particolarmente dura, ma più spesso perchè la verità è difficile da digerire ed è senz'altro più facile sostenere una sana ingannevolezza o un rabbioso silenzio.
Così, capita che mi faccia violenza e decida di non affrontare più certi argomenti e che ci provi davvero davvero.
E continuo a ripetermi come un mantra, che non devo cadere nella tentazione, no no, devo essere forte e parlare d'ogni cosa tranne di quella che c'ho li sul gozzo, perchè il quieto vivere è più importante ed essere perennemente rincagnita non fa bene alla salute e così via.
E continuo imperterrita e tutto va bene almeno fino all'attimo prima in cui mi parte incontrollabile tutto il malloppazzo che ho tentato di tenere per me.
E torno, punto e a capo, a ripromettere a me stessa che non succederà mai più.
Fino alla prossima volta, almeno.


46 commenti:

  1. Bisogna avere un forte autocontrollo. Sarà perché io non mi offendo mai delle parole che mi scrivono gli altri; sarà perché dalle frasi più offensive io estirpo sempre il positivo per poter migliore dal (dolore). Ognuno di noi è fatto diversamente per fortuna, ognuno di noi segue il suo dna. Saluti Az...

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    1. E' proprio quello che mi manca: l'autocontrollo.
      Ovvero ce l'ho fino a quando non mi girano i coglioni.
      Che è anche vero che ci va un attimo!

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  2. In verità ti dico che tempo fa un tecnico al quale avevo portato a riparare la macchina del caffè mi disse che se si usa l'anticalcare una volta sola dopo un tot di tempo di utilizzo.. questo (il calcare) si stacca in blocco e ottura ogni cosa, di fatto rovinando la caldaia per sempre. Quindi bisogna usare l'anticalcare spesso e a piccole dosi. (sto seguendo un corso on line in "parabole" come vedi...)

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    1. Non ce la fo!
      Tutto e subito.
      Altrimenti nascevo ferro da stiro o macchina del caffè!
      :)

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  3. Io sono diplomatica, non me la prendo mai. Non sbotto e sono una persona quieta. (Ma tu vai davvero a fatamorgana???)

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    1. Ti invidio.
      Io sono di un impulsivo che a volte mi faccio schifo da sola.

      Si che è vero... vieni anche tu?

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  4. No ma ci son stata tante volte. E comunque scherzavo.. non sono dipomatica. Non mi piace perdere il controllo o esagerare ma stare zitta è difficile anche per me. E credo che se ci nasci poi non cambi. Ciao :-)

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    1. Va a finire che ci conosciamo!!!
      Sono anni che ci vado!
      Neppure a me piace perdere il controllo, ma quando succede è più forte di me.
      Ma il problema più grande, è che dico tutto quello che penso, senza risparmiare nulla.
      E' un grande limite!

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  5. Ecco, io forse -dico forse- un po' di diplomazia nel corso degli anni l'ho anche imparata (se serve ci aggiungo una bella fetta di sarcasmo)...giusto un po'. Che comunque con certe persone non basta mai, e allora nemmeno io posso fare a meno di incazzarmi...

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    1. Io non imparo mai.
      Ogni volta che succede, mi dico che non accadrà più e nel caso in cui mi ci trovassi, andarci almeno leggera.
      Le parole, son tanto belle, ma quando i fatti fanno l'opposto, c'è poco da fare!

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  6. ti capisco... ci sono passato e ogni tanto ci passo ancora...
    e i tecnici dicono ca22ate.

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  7. Io non riesco proprio a capirlo...
    Alla prossima!

    M.

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    1. Io l'ho capito ma non mi è servito a nulla.
      Quindi è come se non l'avessi capito affatto.
      Ti abbraccio squili!

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  8. Amò, non è dire le cose, ma come le si dice... e anche a chi! I pareri si accettano sempre, i consigli si prendono in considerazione, gli ordini di solito si sfanculano...

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    1. eh ma anche su quello ho molto da imparare.
      Il presupposto è che non parto mai cercando di fare del male o con cattiveria.
      Le mie espressioni sono frutto di affetto.
      Se non me ne frega un cazzo non ci penso neppure ad esprimere un'opinione.

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    2. nessuno è nato imparato no? Anche io la teoria la so tutta, è la pratica che mi fotte!

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    3. Il problema è che non dovresti trattenerti per il quieto vivere, che non è una motivazione sufficiente. Il problema è che, alle volte, non solo tu, ma in generale, non abbiamo proprio diritto di dire un cazzo su cose che non ci riguardano direttamente come persone. Così come non abbiamo il diritto di emettere giudizi. Al massimo opinioni, che dobbiamo tenerci per noi. E non è ne ipocrisia, ne mancanza d'interesse: è solo che non esiste nulla al mondo che possa concederci quel diritto d'intervento.

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    4. only, appunto...
      che io e te non è che siamo poi così diverse!

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    5. Macs, ma chi determina il diritto di dire o non dire?
      Cioè mica intervengo sui cazzi degli altri a muzzo, ma solo su espressa richiesta e/o se mi riguarda o colpisce in qualche modo.
      Tu sei uno al quale è stata distribuita la giusta dose di diplomazia, io non ne ho.
      Ripeto, quando è il caso ne pago le conseguenze, anche a caro prezzo.

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    6. no no, non sono pienamente d'accordo Max! Abbiamo il diritto e il dovere di avere opinioni, e anche di esprimerle se siamo sufficientemente in confidenza con le persone, il vero problema sta nel come le dici. La critica costruttiva serve sempre, aiuta. Certo che dire: sei una testa di cazzo, non è una critica costruttiva :)

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    7. Fra, le opinioni sono libere. La loro espressione è frutto della nostra SOGGETTIVA decisione di intervenire. E' chiaro che su espressa richiesta l'opinione è gradita e deve essere accettata anche se non è accomodante. Ma se non è richiesta, uno dovrebbe pensarci due volte prima di aprire bocca, soprattutto se non ha elementi a sufficienza per giudicare.
      Ed il fatto di non esprimere le proprie opinioni "a prescindere" (storia già sentita) non è frutto di diplomazia o di disinteresse, ma di semplice rispetto per l'altra persona. Io per natura tendo ad esprimermi se vengo interpellato, poi ognuno fa quello che sente. Amour ad esempio, almeno è coerente e si fa carico delle conseguenze, tanti altri non hanno questa capacità.

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    8. Allora dimmi dove sta lo spartiacque fra opinione richiesta e non, perchè, se ti racconto i fatti miei, è giusto che tu sia libero di esprimere un giudizio ( positivo o negativo che sia). Ad esempio, se hai un blog, accetti i commenti che ti fanno, se no non scriveresti su un blog! Se siamo a cena, e ti racconto i fattacci miei, non posso poi pensare che tu non ti faccia un giudizio e non mi risponda, se no che dialogo è?
      Secondo me è solo una questione di COME lo si dice.

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    9. Se io ti apro la porta e ti faccio entrare e mi racconti i fatti tuoi, o viceversa, è logico che mi aspetti un'opinione, possibilmente costruttiva. Che io mi faccia un opinione e che poi te la spiattelli, per me non è automatico. Non uso il termine giudizio apposta, perchè per me è qualcosa di più profondo. Il come si dice per me è del tutto secondario: è il diritto che hai di dirmi cose non inerenti a quello di cui si sta parlando che contesto. Se tu esprimi giudizi su persone terze che io conosco, non ti seguo in quel gioco. E te lo faccio pure notare, che non sono cazzi tuoi. Se invece mi chiedi un parere direttamente, per quello che posso giudicare, e senza peli sulla lingua, cerco di risponderti in maniera costruttiva.
      Non è un caso, se nel mio blog, raramente parlo dei cazzi miei...

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    10. Max, però ammetti che, in ogni discorso che puoi fare, stai sempre dando un giudizio su qualcuno...sul tuo cane, sul presidente del consiglio, sul tuo collega... sul regista di un film!

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    11. Certo! Ma non sono opinioni personali su persone con cui ho a che fare! Poi, se domani Monti mi si presenta e mi dice fatti i cazzi tuoi, vedrò come comportarmi.

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    12. Ma scusa, tu ed io abbiamo passato una serata intera a parlare di gente strana con cui lavoriamo... che differenza c'è? Ok, la smetto, comunque se mi lasci la mail sulla messaggeria di libero di apro la porta di casa ;)

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    13. La mia mail e la mia messaggeria sono aperte su libero: è la tua che latita! ;)

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    14. Max amore, non ci posso più andare sul tuo blog :(

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    15. lidermax.mv@libero.it oppure fatti donare dalle donzelle il mio cellulare :)

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  9. Mi capita sempre più di rado di sbottare per qualcosa. Prima era diverso. Boh. Sarà il tempo che passa, sarà che sono diventato più menefreghista, sarà che forse ho capito che anche se m'incazzo di brutto le cose vanno comunque come devono andare. Non lo so, davvero. Forse sono semplicemente un idiota.

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  10. non so mica se la tua considerazione sia esatta...
    non scatenare un impulso fa interiorizzare la cosa...
    e si dice che sia parecchio indigesta.. ^^

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    1. infatti è per questo che la vomito, per evitare sedimenti di bile!

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  11. Mah, io sono timido (ma non come quegli attori che vanno in televisione davanti a milioni di persone a dire che sono timidi e nemmeno arrossiscono). E si dice che le persone timide siano anche le più impulsive, proprio perché accumulano sensazioni sgradevoli senza esprimerle per un certo tempo e poi, in un botto... scoppiano e rovinano tutto. Conosco la sensazione che descrivi, però a me sembra molto più spesso frutto della sincerità (un'incontrollabile, "animalesco" desiderio di sincerità) che, prima o poi, deve emergere. Che scopo avrebbe, infatti, una relazione dominata dall' "ingannevolezza o un rabbioso silenzio"?

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    1. sono assolutamente d'accordo con te.
      Ma se si desidera non creare discussioni, c'è chi preferisce tarparsi le ali e inghiottire pensieri.
      Che son scelte.
      Io, da impulsiva compulsiva, non riesco.
      Devo dire fare baciare lettera e testamento.
      E, nonostante spesso mi ritrovi a sbattere la testa contro il muro per non aver evitato lo scontro, capisco che son nata tonda e tonda morirò!

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  12. Si può dire anche che la nostra generazione cresciuta con il bombardamento mediatico del litigio ci ha fatto diventare più aggressivi del dovuto. Comunque ha ragione evaso...non vale la pena inacidirsi per il motivo che lui ha postato. Sei tonda? Bene, meglio che piatta. Az..

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    1. Per quanto mi riguarda il bombardamento mediatico lascia il tempo che trova e mi disturba.
      I programmi nei quali tutto quello che si fa è litigare, non trovano la mia attenzione.
      E, aggiungo, io non litigo a prescindere, ma tendo a dire quello che penso anche quando quel pensiero è inopportuno.
      Che è un po' come andarsela a cercare.
      Ma dipende anche dall'intelligenza di chi è dall'altra parte.
      Se mi conosce e sa dove voglio andare a parare, nascerà un confronto, anche interessante.
      Diversamente, c'è scontro.
      Che va bene lo stesso.
      In fondo le persone vanno valutate per tutta una serie di cose.
      Troppo facile andare d'accordo senza mai mettere e mettersi in discussione.

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  13. oppure facciamo che diamo la colpa a che ne so mercurio in settima casa, dai. ps. stesso difetto, in vistosa discesa.

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  14. Un milione di miliardi di batteri dentro il nostro corpo ogni giorno. Abbiamo la più grande linea difensiva che bloccano quelli maligni, i cosiddetti (fedelissimi). Tra parentesi perché si comportano fa Giuda se quelli cattivi dovessero fare breccia, lasciandoli andare senza opporre resistenza. Lo so, quelli fanno più male...i Giuda. Tra tanti miliardi abbiamo i cosiddetti maleducati (quelli che fanno le scorreggine in mezzo a questo caos. Loro ci fanno alterare, e non poco. Per finire devono pur mangiare, no? Con tutti quei focolai accesi, accendono il fuoco della passione dentro di
    noi. Il problema sta dentro di noi.....giusto minnelisapolis....Az

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  15. Andiamo oltre senza fermarsi a qualcosa di logico che non riuscirai mai a trovarlo. L' Universo è il nostro corpo, il nostro pianeta è un batterio, noi chi siamo? Siamo la miliardessima parte di un batterio. Giusta la teoria di evaso. Aggiungo, mentre dovrei starmene zitto. Il nostro corpo finisce la sua esistenza per via degli anticorpi che non fermano le cellule maligne o per via naturale. L'universo ha le sue cellule maligne (buchi neri) ma non incidono sua sua distruzione perché essere perfetto. Ma alla fine colassa anche lui perché il nucleo attira i suoi batteri dopo averli allontanati per miliardi di anni. Conclusione il nucleo è il nostro dio chrysler ci permette la resurrezione e la nostra immortalità. Conclusione n. 2 la teoria di evaso che fa
    scorrere tutto va bene per via della nostra rinascita. .Non vale la pena. Gazu quanto picchia il sole oggi. Poi c'è un'altra teoria...il perché io sto qui dentro. Forse ci siamo già incontrati dentro qualche mondo passato....oppure qui dentro alcuni mesi fa. Saluti. Az

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    1. perchè mai dovresti tacere?
      E' interessante questa teoria.

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