A volte mi manca scrivere.
Ogni tanto mi guardo in giro e penso che questa vita di spunti te ne offre parecchi.
Ma poi, non c'ho tempo, non c'ho voglia.
E quello spunto evapora.
Le persone, invece, quelle che aspettano il mio ritorno su queste pagine, quelle mi mancano di più.
Sebbene certe non le abbia neppure mai incontrate, rimane l'empatia e il dispiacere di non avere quel confronto che solo qui posso avere.
Di cose ne sono successe e ne succedono tante.
La serenità è uno di quei vincoli strani che ti prosciuga la fantasia.
In fondo va bene così.
Che se proprio devo scegliere, preferisco essere serena senza scrivere che essere in ansia e dover far esplodere il mio disappunto tra le metafore del mio malessere interiore.
La scelta finale spetta a te, certo. Ma, magari, qualche volta scrivi lo stesso... chissà, può essere che riesci a trasmetterci un po' della tua serenità. ;-)
RispondiEliminaDici?
EliminaLa serenità è uno stato di fatto, trasmetterla non è mica così facile.
Un abbraccio
Non è facile, no... forse il termine giusto, fatto salvo che le difficoltà rimangono, è condividere (più che trasmettere).
EliminaUn abbraccio doppio
Sì, la serenità rende pacifici e... poco creativi.
RispondiEliminaPenso che sia proprio così.
Il tormento dell'artista non è affatto 'na roba folcloristica.
Insomma, allora significa che sono tempi di serenità questi, per te.
Dunque anche la serenità, come tutto, ha un costo.
Bella l'immagine a corredo! :)
EliminaIl tormento, il malessere, sono pregni di sensazioni che spingono a tirare fuori qualcosa, qualunque cosa che sia in grado di farci sentire meglio.
EliminaComunque è un costo che pago volentieri se questo è quanto.
Bella vero?
E' piaciuta tanto anche a me!