Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 1 febbraio 2015

Scrivimi

A volte mi manca scrivere.
Ogni tanto mi guardo in giro e penso che questa vita di spunti te ne offre parecchi.
Ma poi, non c'ho tempo, non c'ho voglia.
E quello spunto evapora.
Le persone, invece, quelle che aspettano il mio ritorno su queste pagine, quelle mi mancano di più.
Sebbene certe non le abbia neppure mai incontrate, rimane l'empatia e il dispiacere di non avere quel confronto che solo qui posso avere.
Di cose ne sono successe e ne succedono tante.
La serenità è uno di quei vincoli strani che ti prosciuga la fantasia.
In fondo va bene così.
Che se proprio devo scegliere, preferisco essere serena senza scrivere che essere in ansia e dover far esplodere il mio disappunto tra le  metafore del mio malessere interiore.


6 commenti:

  1. La scelta finale spetta a te, certo. Ma, magari, qualche volta scrivi lo stesso... chissà, può essere che riesci a trasmetterci un po' della tua serenità. ;-)

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    1. Dici?
      La serenità è uno stato di fatto, trasmetterla non è mica così facile.
      Un abbraccio

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    2. Non è facile, no... forse il termine giusto, fatto salvo che le difficoltà rimangono, è condividere (più che trasmettere).
      Un abbraccio doppio

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  2. Sì, la serenità rende pacifici e... poco creativi.
    Penso che sia proprio così.
    Il tormento dell'artista non è affatto 'na roba folcloristica.
    Insomma, allora significa che sono tempi di serenità questi, per te.
    Dunque anche la serenità, come tutto, ha un costo.

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    1. Il tormento, il malessere, sono pregni di sensazioni che spingono a tirare fuori qualcosa, qualunque cosa che sia in grado di farci sentire meglio.
      Comunque è un costo che pago volentieri se questo è quanto.

      Bella vero?
      E' piaciuta tanto anche a me!

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