Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 5 giugno 2009

com'è difficile cercare l'alba dentro l'imbrunire

Tieni, fatti un tiro di vita e riassumi dal dolore nelle ossa il tuo equilibrio.
La distanza aumenta quanto più ti allontani da te stesso fino a restare un puntino in mezzo a distese infinite di nulla.
Apri gli occhi e illumina lo sguardo.
Gettalo altrove.
In fondo al fondo di quel nulla che t'inghiotte.
Sei la punta di un cuneo dentro il cono della tua ombra.
Puoi scegliere di vedere, di lasciarti illuminare, di farti risucchiare dal buio, di spegnere gli occhi e attendere.
E decidere dove vuoi che cominci la notte e finisca il giorno o il suo contrario, nel circolo vizioso del tuo divenire.

5 commenti:

  1. Due sono i concetti base. Primo. Il tuo dolore è la tua cartina di tornasole, il metro con cui valuti la quantità di vita in te presente, il fascio di luce con cui illumini te stesso e ti riconosci in quel cerchio illuminato sul palco della vita. Secondo. Sei tu che scegli, che illumini, che accendi e spegni. Sei tu che decidi se e quando farti inghiottire dal buio o se risplendere di luce propria.
    L'alba, dentro l'imbrunire, comunque nascerà, con o senza di noi.

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  2. In realtà sta tutto nella tua ultima affermazione: "L'alba, dentro l'imbrunire, comunque nascerà, con o senza di noi".
    Questo significa che le nostre scelte contano poco più di nulla perchè ciò che dovrà accadere accadrà a prescindere dalle nostre scelte...

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  3. assolutamente dissento!...credo nel caso e nel caos che muovono i nostri fili ma credo fortemente che ciò che fa Noi di noi siano le scelte... e questo non ha nulla a che vedere con l'alba che seguità il tramonto, con noi o senza.

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  4. Le scelte possono fare di noi ciò che siamo solo fino a quando non cozzano col fato.
    Posso decidere di non rubare, di svoltare a destra, ma mentre vado per la mia strada posso inciampare su una buccia di banana, sbattere contro un palo per aver girato dalla parte sbagliata.
    Insomma, ci va pure una certa dose di culo!

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  5. ...ehi non ho mica detto che le nostre scelte siano quelle giuste eh!....se anzichè svoltare a destra avessi svoltato a sinistra però magari non avresti trovato la buccia di banana ma un tir che ti passava sopra...chissà! continuo a dissentire fortemente pur essendo una testarda convinta del caos e caso che ci domina, nessun destino segnato, solo casualità nella quale si infilano le nostre scelte. Caso ci ha fatto incontrare ma una scelta precisa continua a farci "trovare". Forse un giorno un'altra scelta ci imporrà di ignorarci a vicenda o forse una congiuntura di casi ci avvicinerà maggiormente.
    Chissà. Il culo e la sfiga sono dei nei...ah avessi deciso di prendere un'altra strada, l'altro giorno, non avresti incontrato quei bastardi! Ma sarebbe bastato che io il giorno prima non avessi quel volo cancellato e di conseguenza decidessi di partire il giorno dopo....oddio...quanti se, quante trame diverse alle nostre storie! Ci sono cose che possiamo decidere, di noi, e scegliere per noi e perfino per altri eppure altre sono segnate e condizionate dal caso, irrilevante, in quanto sempre presente. Ma sono le scelte che fanno di noi quello che siamo.
    (baci amore e buongiorgio!)

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