Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 6 giugno 2009

Dispersioni temporali

Perchè è così che ci si sente in certi momenti: sciolti.
Milioni di particelle elementari che ci abbandonano, disperse nel vento del sotterfugio.
Acqua, che crolla gravitazionalmente sul pavimento.
Leggiamo la notte sulle pieghe della pelle, capaci di confondere il risveglio con il sonno ancora legato al nostro inconscio.
Routinarie conseguenze del vivere, l'umore appare rancido, scaduto da tempo, da buttare.
Sforziamo le labbra in un sorriso ipocrita nascondendo stati d'animo palesemente contraddittori.
Perchè è così che ci si sente in certi momenti: prigionieri.

4 commenti:

  1. Prigionieri in attesa di giudizio, purtroppo. E senza uno straccio di avvocato d'ufficio a difnderci...

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  2. Fingiamo di essere liberi...Ma dove? Seeeee!
    Un bacio

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  3. Ci si sente sciolti ma nello stesso tempo prigionieri legati ad una passione, ad un nome.

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