Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 3 giugno 2009

Prospettive

Dipende sempre tutto da un fottutissimo punto di vista.
Piccole sfumature inutili, approfondimenti di argomenti ormai girati e rigirati come calzini che a furia di parlarne hanno voragini e non buchi, dentro i quali c'è il nulla.
Come stare sul ciglio di un orrido e liquefarsi tra i suoi anfratti, o rimanere lì, ad un passo da un burrone e cercare il fondo senza riuscire ad immaginare quanto sia lontano.
Come se per darsi pace, fosse indispensabile leggersi il futuro nella mano.

3 commenti:

  1. ...il fondo di ogni burrone in cui cado io è sempre molto più giù di quanto io pensi...mi dico sempre più giù di così non si può andare... ma poi mi capita di mettere male un piede, lì, sul buio pece, e cadere ancora più sotto, o di storcermi una caviglia o un ginocchio, o battere malamente la testa...cadere in coma....e lì finalmente non sapere più nulla fino al momento esatto, che non so mai perchè e percome, in cui mi ritrovo sulla sterrata, in salita, con la lingua fuori e mille iene dietro, fameliche, neanche a rincorrermi ma solo a seguire il mio passo, in attesa di trovarmi un attimo meno attenta...e così salgo salgo, risalgo, coi chiodi tutti in gola e fiato e pensiero molto poco, ma automaticamente, come un vecchio giocattolo che si chiamava ercolinosempreinpiedi, sempre in piedi. Dritta e un po' curva perchè l'età comincia ad essere tanta, e pesa sulla groppa...ma dritta assolutamente dritta verso l'orlo di qualunque precipizio, in su in su... e non importa cos'è che c'è, li su. A volte ho visto ali spuntarmi e preso il volo. Sempre ho avuto i piedi maciullati. Il pensiero ritorto verso me e null'altro, come non immagineresti.
    Lo chiamano istinto aggiungono di sopravvivenza o di conservazione, ma a me piace chiamarlo "coraggio".
    Ciao Amore, e butta via i calzini bucati.

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  2. Non si può dipendere da un punto di vista che non sia il nostro. E per avere pace bisogna cancellare la parola futuro dal nostro piccolo vocabolario. Queste due certezze mi accompagnano e mi danno l'illusione di vivere meglio. Scriverle le banalizza, lo so. Ma cerco di metterle in pratica giornalmente. E questo mi permette di indossare delle piccole ali ai piedi, che mi mettono al riparo dai burroni nei quali cadrei continuamente, data la mia miopia nel seguire un percorso "sicuro" sulla mappa della vita.

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  3. ma la scrittura sulla mano è idecifrabile.
    nel tentativo di leggerla ci si sporge in avanti e si cade nell'orrido. e mentre si cade la scrittura diventa sempre più leggibile.

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