Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 20 luglio 2010

Love of the common people


Reitero.
Torno in piscina, la stessa del fenomeno del pc per intenderci.
A questo giro faccio la "faiga", prendo il lettino a bordo vasca con gli spruzzini d'acqua vaporizzata che ti fanno godere come un riccio.
Mentre cuocevo a fuoco lento ma non troppo, arriva lui, l'uomo che non deve chiedere mai, abbronzato come un masai, atteggiamento da habituè, un altro fenomeno insomma.
Dopo una mezz'ora arrivano moglie e figlie.
L'uomo chiede alla più piccola di non disturbarlo almeno per un'ora che lui ha bisogno di rilassarsi, mentre la moglie conversa con un'amica.
Le bambine vengono lasciate a se stesse ma essendo di casa non corrono grossi rischi.
Non sono mai stata una madre apprensiva, ma quando q.p. (quindicenne pargola) era piccina e ci recavamo in luoghi ludici, le cose le facevamo insieme.
Per me quello era il senso di famiglia e mi piace quando vedo genitori giocare con i propri figli, divertirsi insieme, passare il tempo ridendo.
Ho come l'impressione che in molti casi i bambini diventino un ingombro e spesso mi domando quale sia il motivo che porti alla procreazione pur non avendo intenzione di dare tutto quello che è importante e frivolo di se stessi.
Tra un pensiero e l'altro, mi brucio ma me ne accorgo solo quando arrivo a casa e noto di tendere al viola ustione.
E' il prezzo da pagare per aver perso tempo ad osservare gli altri invece che prestare attenzione a me stessa.
E io, pago!

22 commenti:

  1. Perché la maggior parte della gente fa i figli?!
    Me lo sono chiesto spesso...
    Io ho scelto di non averne mai e per arrivare a tale decisione, la questione l'ho eviscerata a fondo, credimi!
    La gente solitamente agisce perché è tempo di agire, "perché a quest'età è giusto" senza chiedersi se lo si vuole davvero... "Ho un lavoro, una squinzia, tra un po' se ci penso troppo la lascio, meglio sposarci e sfornare due tre figli".

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  2. Io invece mi sento soffocare quando vedo quei bimbi seguiti ovunque dai genitori o dai nonni, che non li lasciano giocare con i loro coetanei, scoprire, sbagliare. Punti di vista. (a prestissimo!!)

    espe

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  3. Stessa considerazione la facevo domenica al mare. Famigliole dapprima allegramente adagiate al sole trasformarsi per un non nulla in genitori urlanti e bambini piangenti. Ceffoni e male parole elargite come pop corn al cinema, per non parlare delle espressioni di insofferenza. Così che una giornata che dovrebbe essere di condivisione e crescita diventa un vero incubo per chi la vive ma anche per chi assiste.

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  4. Gli osservatori pagano sempre...con/sul la propria pelle.. :) (Grazie)

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  5. dautre, invece io ho sempre pensato di averne almeno uno e sono stata accontentata.
    Ciononostante sono una mamma atipica e mi piace mi completa.
    Ogni scelta va rispettata e quando scegli devi avere la capacità di tenere alto l'onore della tua scelta.
    Qualunque essa sia...

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  6. espe, ogni eccesso è sbagliato.
    Io non ho mai impedito a q.p. di giocare con le sue coetanee e me ne stavo alla larga quando c'era la possibilità che si confrontasse con altri bimbi.
    Ma neppure l'ho lasciata sola se non c'era nessuno con cui giocare e io dovevo farmi i cazzi miei...
    Ecco!!!
    A presto cara.

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  7. EroticiEretici, era proprio quello che intendevo.
    Che poi per chi assiste è assolutamente imbarazzante.

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  8. Just è il fio che ci tocca pagare!!!
    (a te, per esserci)

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  9. Sei una tipa tosta tu...
    E mi diverte molto sentirti parlare di q.p :D
    Io credo sia una scelta seria, che i figli non sono giocattoli da piazzare davanti la tv o a giocare soli in piscina...
    Se non si è all'altezza del compito perché si comprende di essere troppo egoisti ed egocentrici non intendendo rinunciare a tale difetto, il più grande atto di responsabilità è scegliere di non metterne al mondo!
    Mamma mia che sproloquio... sorry :D

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  10. naaa sono meno tosta di quanto sembri, ma q.p. è la mia vita oltre la quale c'è tutto il resto.
    Il fatto è che spesso si crede che crescere un figlio sia più semplice di quanto in realtà non sia.
    Un figlio è come un diamante: per sempre.
    Quindi una responsabilità che ti accompagnerà vita natural durante, con tutti i pro e i contro.
    Alcuni si rendono conto solo dopo averli concepiti di quale siano le mille esigenze dei nostri pargoli, altri di quanta fatica costi, in maniera postuma.
    E lo è davvero, una fatica immensa cercare di trasmettere valori civici e morali, compiere azioni, sbagliare anche ma sempre e costantemente in buona fede.
    Come dice sempre mia mamma (e credo mille altre madri) "bimbi piccoli guai piccoli, bimbi grandi guai grandi"...e tu sempre li a cercare di aiutarli a compiere le migliori scelte possibili.
    Che poi sono le tue scelte almeno fino ad una certa loro età.
    A volte, anche scegliere di non averne è un atto di egoismo o più semplicemente è rendere palpabile la propria incapacità di rinunciare.
    Pertanto è sempre e comunque una questione di responsabilità.
    I tuoi "sproloqui" qui sono sempre graditi e apprezzati! :)

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  11. strano, racconto così vivido che mi pare di esser stato anch'io li e aver assistito alla stessa scena, o episodio

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  12. ma daiiii!!!
    Ma pensa te...empatia????

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  13. Dici bene!
    Ma ci sono donne che nascono per essere madri, altre che si sono riscoperte tali, ed altre che non dovrebbero esserlo mai!
    Avere l'utero non significa che si è automaticamente portate a quel ruolo!
    Non è un obbligo, non è un limite non essere una madre, non è un handicap, è una scelta!
    Le motivazioni possono essere insicurezza, troppa o giusta certezza, ma l'importante è sempre non diventare madre per caso, incidentalmente, tanto per....
    La consapevolezza è la strada per non perdere stima di se, qualsiasi sia la scelta!
    Eccotene un altro tiè :D

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  14. Condivido ogni tua parola.
    Vero è che può succedere anche il contrario, che una donna dall'istinto materno del valore di -100 riscopra per caso di essere una madre migliore di molte altre.
    Per saperlo ci si dovrebbe trovare nella situazione, ma non stiamo parlando di bruscolini e andare per tentativi non mi pare proprio il caso.
    La cosa importante è non avere rimpianti qualunque sia la scelta che si fa e sempre che di scelta si tratti.
    (merci, l'annovererò tra le altre perle che mi regali)

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  15. Io dico basta! Non è giusto che questi bambini mettano li i genitori davanti alla televisione come fossero pensionati ed escano con le squinzie fino a tarda notte, lasciandoli in pensiero. E in piscina, un bimbo, con i suoi bracciolini e il salvagente, deve prendersi cura del padre che, fuori allenamento, cerca di fare il Baywatcher tenendo la pancia in dentro e rischia l'annegamento ad ogni tuffo.
    Ecco, io credo che un bambino dovrebbe essere responsabile abbastanza da non farsi mettere la mondo da genitori non in grado di bastare a se stessi!!!

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  16. Me la sono sempre domandata anch'io sta cosa dei figli lasciati a fare quello che più gli aggrada. senza i genitori. E la risposta che mi hanno dato è stata che i figli non vanno oppressi. Che poi io da piccolo, mica mi sentivo oppresso. Vabbè, mia mamma ogni tanto le palle me le triturava, ma non mi sentivo oppresso, credimi.

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  17. Macs, la cosa crudele è che non ho mai visto tante donne gravide come in questo periodo...
    Questo può significare solo due cose:
    -i potenziali genitori sono degli incoscienti patentati
    - i nascituri non hanno valutato tutte le vie di fuga a tempo debito!

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  18. Io neppure evaso, e pensa che la mia mamma, nonostante l'età (mia) e una figlia, continua a farlo ancora!
    Che non so se intenerirmi o prenderla a testate!

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  19. Dai Amour, si sa che "l'occasione fa l'uomo padre"... ;)

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  20. eheheh
    veramente "l'occasione fa l'uomo pirla padre"
    che quello intelligente e consapevole tromba allegramente senza correre rischi!!

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  21. E noi, padri e madri, siamo semplicemente lo specchio dove il bambino vede il sé riflesso.
    Possiamo insegnare loro con le parole, ma è il nostro essere che li formerà.
    E come dici giustamente, i figli sono come diamanti: per sempre.
    E qualunque cosa accada, bella o brutta, sono sul nostro "groppone" fino a che non tiriamo il calzino, responsabili di loro fino all'ultimo nostro respiro.
    I figli non chiedono di nascere, si trovano su questa Terra a volte per caso, altre per sfortuna, oppure per calcolo, con aspettative pesantisssime già appena nati, altre ancora con amore e affetto.
    E tutti sono la parte più bella dell'umanità.
    Ciao

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  22. Ebbene si caro Enzo e il suo giardino, è una grossa responsabilità quella che ci assumiamo quando diamo vita ad un esserino.
    Perchè inevitabilmente saremo noi a forgiarli, trasmettendo buono e cattivo, tanto che spesso i figli si fanno notare per la somiglianza caratteriale che hanno con chi li alleva.
    E quante volte vediamo in loro una parte di noi che non ci piace?
    Li sgridiamo, ma non è noi stessi che dovremmo stravolgere?
    In fondo non sono altro che la nostra continuità...

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