Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 6 maggio 2012

Balocchi e profumi

I miei parenti più prossimi, quando parlano dei propri figli, sembra abbiano generato solo geni.
Senza la  lampada però.
Novelli Einstein, capaci di fare qualsiasi cosa meglio di chiunque altro.
E poi, sono bellissimi, studiosissimi, autodidattissimi.
Suonano ad orecchio tutti gli strumenti musicali, conoscono a menadito 4 lingue.
A parole.
Nei fatti, sono ordinari, come tutti i figli normali di persone normali.
Spesso viziatissimi e istericissimi.
Cosa che li rende antipaticissimi.
Quando parlo di mia figlia, lo faccio sempre cercando di avvicinarmi il più possibile alla realtà, a volte esagerando per difetto.
Avendo  sentimenti e manifestazioni d'affetto che devono aver dimorato lungamente in una ghiacciaia, sono parca di coccole, e infastidita dal riceverne.
E' un mio limite che credo le abbia procurato qualche mancanza.
Questo non toglie nulla al fatto che l'adori e per lei mi butterei nel fuoco.
E senza aspettare che impari l'ostrogoto.

12 commenti:

  1. Io per mio padre son sempre stato un imbecille scansafatiche. Sia nelle parole che nei fatti.

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    1. Vabbè ma una via di mezzo?
      Anch'io penso che mia figlia sia una fancazzista.
      Quello che mi urta è che essendo intelligente, stia buttando via la possibilità di evolvere nella maniera giusta.
      Ha anche un'età tale per cui essere una testa di cazzo è d'obbligo.

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  2. La foto che hai messo però è quella di tua figlia, giusto?

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  3. Io ho una cugina (acquisita) i cui due figli devono essere per metà frutto dell'accoppiamento con qualche divinità.
    Il problma è quale.
    Nel senso:per lei sono tutti "issimi",per me oltre che essere abbastanza mediocri sono oltretutto maleducati,balbuzienti( il grande) smorfiosi(la piccola) e dotati della simpatia di una verruca tra le dita del piede.Mi rimarrà sempre impresso il gesto del maggiore quando siamo andati a trovarli una volta:appena posata sul tavolo la torta a cui mia moglie aveva dedicato una giornata,costui ha ben pensato i infilarci un dito e togliere la glassa.
    Solo la presenza dei suoi genitori che ridevano compiaciuti,mi ha impedito di tiragli un ceffone talmente forte da non fargli capire se fosse il castigo divino o il terremoto.
    Ma anche a casa mia vigeva una simile legge:io ero un disastro assoluto,mia sorella un genio...tutto il mondo è paese!

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    1. E' vero.
      Ho dimenticato di dire che oltre ad essere "issimi", hanno alle spalle genitori deficentissimi, che permettono loro di fare qualsiasi cosa vogliano.
      Anche insultarli, mentre loro ridono compiaciuti.
      Una sberla, non sanno neppure cosa sia.
      Eppure ne avrebbero un gran bisogno!

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    2. Parlare dei figli come divinità, per quel che ho visto in vita mia, è il modo migliore per far crescere degli ebeti convinti di essere geni. E' anche vero che sentirsi sostenuti e motivati dai genitori è molto importante e te lo dice una che da un lato ha avuto sempre critiche e contestazioni. I sentimenti non bastano, bisogna dimostrarli, così come è giusto opporsi a scelte nettamente sbagliate quando crescono. Da figlia penso questo.

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    3. uh!
      vogliamo parlare di critiche?
      In ordine alfabetico o sparso?
      Concordo su tutta la linea.
      Con le parole siamo tutti bravi bravissimi, poi, quando bisogna dimostrare le cose, ci si ripara dietro quelle belle parole.
      Ma sto divagando (questo è un punto a me caro).

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  4. Parli di tua figlia senza dare spettacolo...avresti da insegnare a molti in questo senso. Quanto all'essere intelligenti e non sfruttare la cosa nel modo giusto credo che ce lo siamo sentiti dire in parecchi, anche in età più matura...è che -perdonami lo sfogo- non sempre è così vantaggioso essere intelligenti a 'sto mondo (e te ne rendi conto proprio perchè "intelligente", cazzo) :(

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    1. No, no, io non voglio insegnare nulla a nessuno, che ognuno sappia gestirsi.
      E' vero quello che dici.
      Mi fai venire in mente la classica frase "sua figlia è intelligente ma potrebbe fare molto di più"
      Io me ne fottevo, mi bastava portare a casa il minimo sindacale.
      Essere meno intelligente ti salva dall'avere consapevolezza di tutto quello che ti ruota intorno.
      Ma siamo nati intelligenti...che facciamo?
      La buttiamo?

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    2. Buttarla? Il punto è che non possiamo perchè siamo troppo intelligenti per fare una cosa simile...insomma, siamo di fatto in un circolo chiuso dove si rimane fottuti comunque! ;)

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