Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 23 gennaio 2013

Election day

Sto seguendo con molta attenzione i programmi elettorali, quelli in cui tutti promettono tutto salvo poi, una volta eletti, ricordarsi esclusivamente come metterla nel culo alla gente comune.
Ma, siccome a questo giro, vorrei evitare di essere tacciata di menefreghismo per non aver dato "comunquemente" il mio contributo, osservo e medito.
Le facce sono sempre le stesse, quelli che ci hanno portati alla rovina, quelli che hanno fatto finta di fare qualcosa, quelli che ci hanno massacrati con un governo tecnico che nessuno ha voluto.
Insomma è il solito giro di giostra tra i soliti noti.
Ieri sera ho assistito al primo dibattito pacato tra forze politiche opposte.
Per forza, erano tutte donne e nessuna  urlava addosso all'altra.
Se solo avessimo più spirito di squadra, potremmo spaccare il culo ai passeri, ma visto che non è contemplato nel nostro dna, possiamo sempre e solo continuare ad avere ruoli sociali marginali.
Comunque, la Mary Star Gelmini, è patetica.
Mi ricorda quando andavo a scuola e, durante l'interrogazione, a domanda alla quale non sapevo rispondere, portavo l'attenzione su un altro argomento su cui ero preparata.
Lei fa la stessa cosa, quindi non da nessun contributo significativo.
Irene Tinagli, docente di economia in Spagna (?) per la lista Monti, è una che vorrebbe stravolgere i retaggi culturali ai quali siamo legati da sempre.
Che il cambiamento va bene, ma le abitudini che ci sono sempre appartenute, non possono subire violente scosse, ci va pazienza, dedizione, forza e opportunità.
Anna Finocchiaro non ha rivelato nulla che già non si sapesse, anche se lo fa con classe ed eleganza.
Nessuna rappresentante per gli altri movimenti, sui quali mi documento ma che non fanno che ribadire i soliti vecchi concetti.
Alla fine della fiera, io davvero non ho assolutamente idea di chi avrà il mio voto (tranne la certezza che il nano e Bersani non l'avranno mai il primo perchè ha rotto il cazzo al mondo, il secondo perchè l'ha rotto a me).
Allora che fare?



30 commenti:

  1. Gran bella domanda.
    Io non sto nemmeno seguendo quello che questi pensano di avere da dire. Tanto alla fine a friggere l'aria sono bravissima da sola. Riescono a dire tutto e il contrario di tutto in un'unica frase. Che ammetto ci voglia una certa bravura, ma non mi basta.
    E si avvicina la data del voto e io, per la prima volta, non ho la più pallida idea di chi votare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ci sto provando a seguirli ma non ci sono rinnovamenti, tantomeno cose interessanti.
      Promesse vane e ovvie, cazzate come se piovesse.
      La situazione voto, è drammatica

      Elimina
  2. Stamattina sentivo su Radio24 uno degli avvocati di MrB. Allucinante.
    La voglia di fare una vera rivoluzione sta diventando feroce.
    Qui bisogna che cambiamo noi ragà, dal basso. Una purga potente, che coinvolga noi stessi in primis.
    Siamo nella merda, è ora di espellerla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche questa cosa qua, la diciamo tutti, la pensiamo tutti, ma nessuno si muove.

      Elimina
    2. io sarei pronto. è che c'ho la robba sur foco...

      Elimina
    3. io faccio la calza...
      anvedi come semo impegnati!

      Elimina
    4. ecco, pure questa è una cosa da cambiare eh!
      ma non potete farne due??? se po' sapè che ce famo co' na carza sola?????

      Elimina
  3. "Che fare?"
    E' la stessa domanda che chiude uno dei romanzi più belli del Novecento: "Fontamara", del mio conterraneo Ignazio Silone.
    E' una domanda inquietante perché ha tutto il sapore della disfatta. E non è un bel sentire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti.
      Io sono avvilita.
      Una volta ero conscia e sicura di un'ideologia che sentivo appartenermi.
      Ora non so più, non c'è più nulla nel quale riconoscermi.
      Ma neppure lontanamente.

      Elimina
  4. A saperlo. Forse lo stravolgimento dei retaggi culturali di merda (scusa il francesismo) sarebbe la soluzione ideale, ma poi chi "mangiava" da una vita si troverebbe nella condizione di non "mangiare" più ed allora non va bene...francamente anche io sono tra il disgustato ed il basito..e soprattutto non so ancora che cosa fare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che una cultura non si fa e non si stravolge in cinque minuti.
      Serve una motivazione forte e personalità carismatiche.
      Finchè ci saranno i soliti noti tutto resterà immobile e noi continueremo a guardarci in faccia e chiederci che fare.
      Un disastro

      Elimina
  5. qui ho una risposta ai tuoi perchè:::http://terraelibertacirano.blogspot.it/2013/01/lasciate-ogni-speranza-o-voi-che-votate.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. letto e commentato.
      Ma non ho trovato una risposta a breve termine e le elezioni sono tra un mese.
      Dici che riusciamo a trovare un leader rivoluzionario prima di allora?

      Elimina
  6. non dobbiamo attendere nessun leader ma ognuno di noi deve nel proprio piccolo impegnarsi e cambiare; anche un blog può fare molto!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma il cambiamento personale resta relegato nel nostro io.
      Se davvero tanti io potessero diventare noi, allora si che qualcosa si potrebbe fare.

      Elimina
    2. io ne ho 45...non dico di chiudersi nel personale, ma di partire dal personale, perchè fino a quando uno delega anche il proprio impegno, allora si che ci ritroviamo quattro gatti, che tuttavia preferisco alla "malattia della maggioranza".

      Elimina
    3. ok, ma io dentro me subisco cambiamenti continui nonostante l'idea di base sia coerente con i pensieri.
      Ma a che mi serve se non a me?

      Elimina
    4. con questa legge non esiste la preferenza, non c'è quindi neanche l'idea .e la scappatoia del meno peggio; lo ripeto la vera politica è quella di tutti i giorni.

      Elimina
  7. Mi piacerebbe proprio saperlo che cazzo fare...anche perchè in bocca a lor signori/e sento quasi sempre -tranne (troppo) poche eccezioni- la parola "vincere", non la parola "governare". A riprova di quanto gli elettori continuino a contare qualcosa solo per il numero di voti che portano (poi, riandassero affanculo come da prassi)...

    RispondiElimina
  8. Io per la prima volta, non andrò a votare. C'è già gente che rompe il cazzo a dirmi quello che secondo loro sarebbe "giusto".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono anni che ho smesso da quando, l'unica volta in cui ho vinto, il governo che avrebbe dovuto tutelarmi me l'ha messa in culo più di tutti gli altri, e quello che mi sono sentita dire è stato che in quanto astensionista, non potevo permettermi di lamentarmi.
      Siccome desidero farlo, a questo giro parteciperò.
      E poi ho il gran terrore che il nano, vista l'alta percentuale di italioti, possa farcela.

      Elimina
  9. Si dovrebbe cominciare proprio da lì, NON andare a votare in segno di protesta, ma... a lavare la testa all'asino si perde tempo e anche sapone
    Momo2323

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non andrei se davvero ci fosse un'astensione tale, una protesta talmente evidente, da invalidare queste elezioni.
      Ma siccome non sarà così, perchè in fondo siamo un popolo di quaquaraquà, stavolta voglio esprimermi in qualche modo, anche se non so ancora in quale.

      Elimina
  10. Leggendo il post sembrerebbe il profilo di chi voterà Grillo. Lèggiti l'elenco dei conadidati (non so neanche se quelli di Torino o di Milano, visto il recente trasloco) e cerca su internet chi sono e cosa vorrebbero fare. Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono già residente in Lombardia, quindi voterò qui.
      In effetti avevo pensato al movimento 5stelle, ma solo perchè fin'ora non ha dimostrato ancora nulla, se non tante belle parole mentre degli altri abbiamo conoscenza diretta e infausta.
      Potrebbe essere una possibilità

      Elimina
    2. Grillo, gli piaccia o meno (e dovrebbe piacergli se vuole dare un seguito alle sue battaglie), ha allevato i futuri campioni di quello che nelle intenzioni dovrebbe essere un nuovo -e migliore- modo di fare politica completamente avulso dal resto del miserabile teatrino che ben conosciamo...ora deve lasciarli liberi di crescere oltre che di scontrarsi con la dura realtà (anche con un apporto autonomo di idee, altro che "chi non è d'accordo va fuori delle palle") altrimenti oltre le belle parole non ci si andrà mai, bruciando quella che in effetti potrebbe sì essere una possibilità alternativa...

      Elimina
    3. Infatti è proprio questa componente autoritaria che mi lascia perplessa.
      Bisogna solo capire quanto sia una strumentalizzazione e quanto sia vero.
      Comunque, per ora è stato solo tante belle parole, vorrei dargli la possibilità di dimostrare sul campo i fatti.

      Elimina
  11. Io sto cercando di seguire il meno possibile. Voglio provare l'ansia degli ultimi giorni e il brivido dell'incertezza della cabina elettorale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me da i brividi, ma perchè non so cosa mi riserverà.
      Solitamente un'insolita quantità di merda!

      Elimina