Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 17 settembre 2010

E tu come stai


Ogni volta in cui me lo chiedono, mononeurone comincia ad agitarsi.
Le opzioni, immancabilmente, sono due: o mento spudoratamente e stoppo sul nascere eventuali spiegoni, oppure dico la verità stabilendo l'eventualità di raccontare la rava e la fava o d'inventarmene una tutta nuova se proprio non desidero far sapere tutti i cazzi miei
Giusto per scaricare le tensioni e fare due maroni così al mio interlocutore.
Che mi rendo conto di diventare pesante, non mi sopporto neppure io.
E poi c'è quella sensibilità che corre a ritmi accellerati, quell'empatia strabica e distorta che si ribella.
E' come osservare il proprio riflesso in una perla di sudore e nasconderlo nel dorso della mano.

22 commenti:

  1. A proposito, come stai? ;) Che poi, come stai si capisce dalla forza del tuo abbraccio, amica cara.

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  2. eheheheh
    il mio abbraccio funziona in maniera inversa; più stringo più è negatico il mio stato d'animo.
    Riverso nell'abbraccio le mie tensioni, una specie di tranfert emotivo!!

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  3. Ma si, tutto bene, nonostante i miei sforzi.

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  4. Eh... no, non me lo dovevi fare... questa canzone no...
    QUESTA CANZONE NO!

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  5. Squili, io credo che a te venga tutto naturale.
    Scrivere quello che scrivi e come lo scrivi, stare bene.
    Hai questa meravigliosa capacità di renderlo tale, insomma.

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  6. minchia datre, che ho fatto?
    A proposito, tu come stai???
    :))

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  7. Mha... diciamo tutto apposto, ma niente in ordine :D
    E tu?!
    Fracassami pure le balle per ore... che poi te le fracasso io ;)

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  8. Quel "e tu come stai?" è molto diverso da un semplice "come stai?". La prima forma contiene dell'empatia, un certo interesse sincero; la seconda invece è una domanda di consuetudine, formale, a cui può anche seguire una non risposta. Alla prima credo sia meglio rispondere, alla seconda si può rispondere con qualunque cosa, tanto non sarà ascoltata dall'interlocutore.

    Ogni tanto mi capita di verificare l'attenzione delle persone con cui mi relaziono e alla domanda "come stai?" posso rispondere con un "bene, l'altra settimana al supermercato mi hanno sparato tre colpi all'addome" oppure "bene, ho scoperto di avere un cancro". A quel punto immancabilmente sorridono perchè non hanno nemmeno ascoltato. "Ma dai? Anch'io tutto bene. Ora vado che sono di corsa. Sono proprio contenta di averti incontrato. A presto, ciao".
    Ma vaffanculo.

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  9. ahahah dautre... e io che già mi ero fatta un segone mentale immaginando di aver aperto una ferita nei tuoi ricordi al suono di questa canzone!!!
    Io sto benizzimo!!!
    :)

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  10. Manina effettivamente il tuo è un approfondimento sul quale non mi ero soffermata.
    Dovrò prestare più attenzione a come mi viene rivolta questa domanda, sarà più semplice rispondere.

    Fammi sapere che super frequenti al fine di poterlo accuratamente evitare!!!

    Molto spesso, soprattutto nelle conoscenze informali, effettivamente sapere della salute del nostro interlocutore non è altro che una retorica arruginita e vaga.
    Dovrò tentare il tuo metodo ma sono certa che il risultato sarebbe identico al tuo.
    E il vaffanculo concorrerebbe con un vaiacagare a parimerito!

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  11. Io tendo a rispondere a domande come questa con un "potrebbe andare peggio ma anche meglio" della serie messaggio subliminale ma non troppo "fatevi i xxzzi vostri.." ..questo quando la/le persone che ho di fronte propongono la domanda più per convenzione che reale interesse.

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  12. Dea, il vero problema è riconoscere quanto interesse ci sia nella domanda.
    Sai qual è il fatto?
    La fregatura del sovrappensiero, il momento in cui vai per la tua strada e incontri un conoscente.
    Sbagliarsi è un attimo e nel momento stesso in cui ti scappa un "insomma" sei già fregato!
    Bisognerebbe andare in giro con una risposta standard in tasca, buona per tutti, che non sia troppo e nulla.

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  13. mi fido così del prossimo che son dell'idea che mai e poi mai si dovrebbe lasciarsi tentar dal mostrar le proprie debolezze.

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  14. In effetti la domanda è leggera, è la risposta che potrebbe essere pesante.
    Per me la risposta è sempre uguale, quindi a volte mento ed a volte dico il vero.

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  15. Bé diciamo che sono particolarmente legata a questa canzone e non la ascolto di frequente, sopratutto se non sto proprio di umore giocondo ecco...

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  16. dem mio tesoro, tu e il prossimo siete tesi e antitesi.
    Credo di essere una delle pochissime fortunate a conoscere ogni tua debolezza e meraviglia.

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  17. Rige, quindi manca tutta l'estrinsecazione del dopo.
    Anche questa potrebbe essere una buona tecnica.
    Prendo nota!

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  18. dautre, tu pensa che a me Baglioni sta anche leggermente sui maroni e le sue canzoni così sdolcinate mi fanno cadere spesso il latte alle ginocchia!
    Conseguenza non lo ascolto praticamente MAI qualunque sia il mio umore!!!

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  19. considero mia la fortuna di avermi in te e di averti accanto

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  20. non so mi sembra che ci sarà qualcuno con cui mantenere il riserbo sulle cose profonde della propria vita e qualcuno con il quale parlare non sarà solo utile ma necessario. ma quando non si sta troppo bene, come mi sembri stare tu, si perdono un po' i punti di riferimento. tu lo sai quando dire e quando no. no?

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  21. Rossa, è che a volte non si perdono solo i punti di riferimento.
    Ti rendi conto che a lungo andare le persone con le quali sei solito confidarti, non ne possono più di sentire le tue paturnie.
    Non perchè te lo dicano espressamente, ma perchè sei la prima a non poterne più pur facendo parte di questo circolo vizioso.
    Allora credi che investire un'ignara controparte, sia cosa buona e giusta.
    Ma lo pensi soltanto un attimo, quello dopo è già troppo tardi e ti rendi conto di esserti fregato con le tue manine!

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