Vorrei che mi cantassi una canzone.
No, lascia stare, lascia stare è meglio e togli la mano davanti alla bocca che non riesco a sentirti.
Il dna dell'umore stantio ricopre un sorriso non cercato nè voluto.
T'incontrai ad una fermata del treno per un qualsiasi posto, forse per ovunque, forse per nonsodove, percorremmo insieme un tratto d'inquietudine seguendo coni d'ombra sulle nostre teste.
Avrei voluto abbandonarti subito, ognuno per la sua strada tanto era evidente il nostro viaggiare su binari paralleli.
Ci salutavamo da lontano, senza neanche tentare di toccarci.
Micron di pensieri condivisi appena, incrociati ad uno scambio e subito resettati da quei pochi neuroni rimasti attivi.
Ma faceva caldo e il caldo brucia le sinapsi.
Prima di poterle sostituire occorre tempo, spesso bisogna prenotarle.
Le mie arrivarono con un pacco di posta celere, comprate in saldo.
Riuscii a non detestarmi quando ti abbandonai su un binario morto.
No, lascia stare, lascia stare è meglio e togli la mano davanti alla bocca che non riesco a sentirti.
Il dna dell'umore stantio ricopre un sorriso non cercato nè voluto.
T'incontrai ad una fermata del treno per un qualsiasi posto, forse per ovunque, forse per nonsodove, percorremmo insieme un tratto d'inquietudine seguendo coni d'ombra sulle nostre teste.
Avrei voluto abbandonarti subito, ognuno per la sua strada tanto era evidente il nostro viaggiare su binari paralleli.
Ci salutavamo da lontano, senza neanche tentare di toccarci.
Micron di pensieri condivisi appena, incrociati ad uno scambio e subito resettati da quei pochi neuroni rimasti attivi.
Ma faceva caldo e il caldo brucia le sinapsi.
Prima di poterle sostituire occorre tempo, spesso bisogna prenotarle.
Le mie arrivarono con un pacco di posta celere, comprate in saldo.
Riuscii a non detestarmi quando ti abbandonai su un binario morto.
"Riuscii a non detestarmi quando ti abbandonai su un binario morto."
RispondiEliminaEcco, un'altra massima!
conosco quel viaggiare su binari paralleli...destinati a non incrociarsi mai... e ho scoperto che non è poi così difficile non detestarsi...quando si è fatta la scelta giusta...o per lo meno si è sicuri di ciò che si è deciso...un sorriso
RispondiEliminaNon so che dirti ,mi spiace ma con i commenti oggi son messo male...
RispondiEliminamica facile giocare così con le parole.
RispondiEliminaAlle fermate del treno si fanno un sacco di incontri interessanti. Non sempre, ma a volte si.
RispondiEliminaBella, addirittura una massima?
RispondiEliminaTu vedi cose che a volte neppure io riesco a vedere.
Ti abbraccio.
Acqua, a volte non sai che scelta è fino a quando non vivi una situazione.
RispondiEliminaIl rischio è in ogni cosa che decidiamo di fare.
Il risultato è sempre a posteriori.
Basta non fermarsi nel momento in cui si capisce di aver fatto la scelta sbagliata.
Un sorriso a te.
Ale, non c'è mica problema.
RispondiEliminaA volte si sa che dire, altre no.
L'importante è esserci.
Rouge, a me piace tanto giocare con le parole.
RispondiEliminaSono come le costruzioni di quando ero piccola.
Le impilavo e stavo a guardare fino a che punto riuscivo ad arrivare in alto senza farle cadere.
Evaso, a me più volte è capitato di incontrare uomini stranieri che vorrebbero maritarsi.
RispondiEliminaSono la green card di noialtri!
A volte sembra che tu scriva cose, emozioni, sensazioni, che si avvicinano molto alla storia che sto vivendo adesso... e si che per me quella è una massima!
RispondiEliminatesorina, un po' tutti abbiamo vissuto i tuoi stessi momenti.
RispondiEliminaSono fasi.
E poi tu sei giovane, ancora romantica.
La saggezza del tempo ti fa diventare realista e vedere le cose come sono.
Fa morire le illusioni.
E non sempre è un male.