Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 25 giugno 2011

Le radici ca tieni

Cara Giuditta,

come sai ho perso un pezzo di cuore.
Si è sbriciolato non so quando e non so dove e, ora, passo il tempo tra la noia di una compagnia raccattata per strada e un passaggio verso un orizzonte che non è mai il mio.
Tu lo sai, amica cara, sono un essere che si adatta facilmente, sempre pronta a condividere passioni che neppure mi appartengono pur di avvicinarmi a mondi diversi dal mio.
Ma ho la pretesa di pretendere di stare bene, di sentire il solco di un sorriso sul viso.
Sono stanca di tremare di disappunto e fare finta di niente, come se neppure mi sfiorasse la carogna che alberga nel centro del gozzo.
Allora elimino problemi alla radice, togliendomi possibilità per esorcizzare ogni possibile futuro di malessere, rendendo la fuga  la mia panacea.
Lo so, amica cara, la presunzione del divenire non è mai cosa certa, ma mi conosco abbastanza per sapere dove andrei a finire e quale potrebbe essere il grado di sofferenza al quale potrei andare incontro.In fondo, quando tutto è ancora instabile,  è come cancellare una lavagna.
Devi solo avere la forza e la voglia di ricominciare a scriverci sopra qualcosa.


Ti bacio.
Rachele

12 commenti:

  1. ...volendo...ogni cosa può essere considerata ancora instabile. Anche la lavagna. (brutto però se dalla scenetta qualcuno cancella anche noi!)

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  2. è facile cancellare una lavagna e sopravvivere quando sei il più forte, o la più forte.. questa lettera ha in sè qualcosa che mi strazia, comunque volevo farti i complimenti, molto bello il tuo blog

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  3. una volta o l'altra bisognerà spedirle queste lettere... sempre belli i tuoi post, toccano sempre le corde della mia interiorità

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  4. Una lavagna è una lastra di grafite con delle particelle di gesso precariamente aggrappate sopra. Se non la cancellerai tu, ci penserà il tempo. O il vento. O un bidello distratto.

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  5. Riassumendo abbiamo:
    un pezzo di cuore sbriciolato e perso
    una pretesa di un solco di sorriso sul viso
    una carogna che alberga nel gozzo
    una lavagna da cancellare

    Beh, direi proprio che non manca nulla.

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  6. Maestrina, nessuno che abbia a cuore qualcuno potrebbe mai cancellarlo dalla propria vita!

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  7. gemini, sorella di quel cuore ferito, stagli vicino, accarezzagli la testa perchè i suoi sogni non siano strazianti e straziati.
    Proteggilo come farei io.

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  8. demian, una volta o l'altra le spedirò.

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  9. Macs, questa visione analitica und scientifica seppur vera è troppo razionale.
    Io vivo di cuore.
    Cinico, ma sempre cuore è!

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  10. Angelo, se scavi manca sempre ancora qualcosa!

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  11. ti ringrazio, ma non sa che farsene di me

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  12. e di quello parlavo! brutto quando siamo noi a non essere più a cuore tanto da venir cancellati! concordo coi gemelli : facile cancellare meno facile essere cancellati. D'istinto mi verrebbe da compiere per prima la mossa, sempre. Oppure da non scrivere su alcuna lavagna. Sono allergica alla polvere. Di fatto sulle lavagne ho sempre e solo scritto formule magiche. Peggio per chi non le ha capite.

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