Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 22 maggio 2012

Pride (in the name of love)

Ha ragione chi dice che dio non ha nulla a che fare con tutto quello che è successo nell'ultimo week end.
Perchè se esistesse e quindi avesse a che farne, sarebbe cattivo, crudele.
Ma la cattiveria e la crudeltà sono insite nelle cose umane, terrene.
Tutto ciò, non rientra nella fattispecie della morte per  evento naturale che nulla ha a che fare con gli uomini o il loro libero arbitrio.
Perchè quando insorgi e sostieni che se dio esistesse non permetterebbe mai simili storture, la massa credente  insorge a sua volta declamando la parola solo tramandata e mai udita, secondo la quale dio avrebbe fatto nascere l'uomo libero di decidere e di scegliere.
Poniamo che sia vero.
Questo presupporrebbe che una persona al di sopra di tutti gli altri, abbia deliberatamente assistito per millenni, senza mai intervenire, a guerre, distruzioni, carestie.
Ha lasciato che in suo nome avvenissero stragi e continua senza muovere un dito a guardare la morte di bambini, di innocenti, lasciando magari che dittatori e assassini muoiano di morte naturale.
Lascia che i mari devastino intere popolazioni e che la terra ingoi tutto quello che trova quando decide di scrollarsi.
Guarda, incapace di fare altro.
Allora, cos'ha più di me?

(pride in the name of love - u2)

28 commenti:

  1. Ho letto il tuo post. Ti propongo vivemente di leggere un libro: Conversazioni con Dio di Neale Donald Walsch. (Ah NON è un libro di preti-chiesa ecc. ecc)
    Io sono appena a pag. 48.
    Ma promette bene.

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    1. Rischio di leggere qualcosa tra dio e d'io!!

      Scherzo... posso anche leggerlo, tanto più che è una cosa che mi piace fare, ma temo che non potrà far molto per farmi cambiare opinione!

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    2. eh... ma non l'hai letto...
      Guarda io l'ho tenuto in casa per un anno senza toccarlo. L'altro giorno andò via la luce in casa e non sapendo che fare (niente tv o pc) ho iniziato a leggerlo. La luce era andata via.. ma io... mi sono illuminata!
      Credimi.

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    3. non ho bisogno d'illuminarmi.
      E non per presunzione ma solo perchè non cerco la risposta da un dio al quale non credo.
      Posso cercarla in me, maledicendo il fatto di essere una creatura limitata ed impotente di fronte a certe cose.

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    4. Alzo le mani. Mi arrendo.

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    5. Bella, non è una gara a chi convince chi.
      Sono certa che ognuna di noi abbia i suoi motivi per restare nella propria convinzione e posizione.
      E va bene così.

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    6. Ma io non devo convincere nessuno.
      Dicevo così perchè noto una certa chiusura. Tutto qui.

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    7. Certo che c'è chiusura.
      Credere è una cosa che o ti appartiene oppure no.
      Certo, nessuno deve convincere nessuno.
      Non è con la persuasione che si crea la volontà di affiancarsi ad un dio piuttosto che ad un altro.
      Altrimenti saremmo un giorno musulmani, l'altro cristiani, l'altro ancora copti.
      Basterebbe trovare qualcuno capace di persuadere in modo così efficace da pensare che sia possibile.

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    8. Ma il libro cui ti parlavo mica era dell'ora di religione?
      Mi fai passare per la testimone di geova che suona ai citofoni... ahahah!!! :D (Mi immagino)

      E poi è come dire che non ti piacciono i carciofi e non li hai mai assaggiati ;)

      Vabbe finiamola qui.
      Sempre con immutata stima!

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    9. Ma infatti lo leggerò.
      Non foss'altro che per curiosità.
      E comunque i carciofi mi piacciono!!!
      eheheh
      Immutata come la mia per te.

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    10. E comunque non si vede perchè la dimensione spirituale dell'uomo, quando e se la si percepisca come necessaria, debba per forza passare attraverso le maglie dell'unico giusto(?)dio imposto dall'alto come la definitiva risposta a ogni cosa...peccato che magari si abbia tutto il diritto di cercarsene altre di risposte, o di non cercarsele proprio (del resto quando di fronte a massacri e sofferenze si sentono farneticazioni ignobili del tipo "dio è nelle vittime" l'istinto -ancor prima della ragione- non può che ribellarsi)...

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    11. Infatti è proprio quello il punto.
      Se si tacesse di fronte alle tragedie e ci si limitasse a riconoscere i propri limiti in quanto piccoli, inutili umani, sarebbe davvero cosa buona e giusta.

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  2. Infatti dio non c'è. Non c'è niente. Credo.

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    1. Magari c'è ma non è che sappia fare grandi cose...

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  3. Ha avuto alle spalle un lavoro di pubbliche relazioni migliore del tuo, suppongo.

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    1. Adesso salta fuori che è un politico nano che ha rotto il cazzo per 18 anni in italia!!!
      ahahahahah

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  4. Secondo me c'è, ed è scemo.

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    1. non conoscendolo non posso quantificare nè la sua saggezza, tantomeno la sua idiozia

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  5. il male viene dall'uomo mai da Dio...a meno che voi non l'abbiate visto nei panni di un malfattore.

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    1. guarda, avrei sposato la tua tesi (naturalmente compiendo un grosso sforzo sulla parte che va da mai in poi) se ti fossi fermato alla prima frase...
      Puoi sostenere di averlo visto in qualsiasi panno?

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    2. beh, è come dire che è Conan Doyle quello intelligente, non Sherlock Holmes...

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  6. il dio degli uomini è fatto a immagine e somiglianza degli uomini che l'hanno creato... altro è, nelle nostre condizioni, inconoscibile.

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    1. questo è come vorrebbero credere che sia.
      Perchè la presunzione di credere che l'uomo sia la perfezione delle cose terrene, ha fatto si che non fosse, nell'immaginario collettivo, un cavallo o una rosa.

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