Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 26 gennaio 2011

Bad Romance


Usa, usami e abusami.
Fallo senza ritegno, senza scrupolo alcuno.
Subisco, arretro, avanzo.
Tira fuori dall'anima i tuoi istinti peggiori, aggiornami sulle frustrazioni dannate.
Ti permetto di distruggermi purchè tu possa darmi una verità che sia credibile.
Inventala, lasciami credere che ci sia da qualche parte una piccola, sottile, verità.
Annientami, cercami, lusingami, rimani in attesa.
Cedo e la mia rabbia sorda si scatena e ti maledice, maledice l'attimo in cui questo non amore ha lasciato il posto all'umiliazione.
Esplodo fino a farmi a pezzi, fino ad inginocchiarmi per cercare macchie di me sparse lungo i confini di una ragione dimenticata.
Abulica e straziata cerco il niente che merita essere ricordato, cerco la tua faccia di merda, allertando tutti gli spiriti del male, affacciandomi alla finestra del tempo.
Non cambierà niente, le cicatrici le conserverò per ricordare la mia guerra.
Quando guariranno smetteranno di bruciare.
Imperitura memoria affinchè non possa più confondere ombre di luce e vomito.

26 commenti:

  1. Minkia!!! Ma chi sei???? Foorrteee!!!! :)))

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  2. Un nichilismo tanto devastante quanto creativo.
    Annullare, umiliare, distruggere e creare una nuova essenza.
    Mi piace.

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  3. Non ho parole... Questo è da copia e incolla con i dovuti diritti d'autore!!!!!

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  4. Monsieur, contenta che ti piaccia l'idea che viene espressa.

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  5. Bella, lo sai, puoi prendere quello che vuoi.

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  6. Mentre leggevo sembrava le dicessi io quelle parole... a volte abbiamo sensazioni e non sappiamo scriverle... e poi le scrive qualcun'altro come se fosse nella nostra testa, per me questa è maglia!

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  7. ops... ho scritto maglia... volevo dire MAGIA... (colpa del freddo!)

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  8. Bella, in fondo il pensiero è presente in ognuno di noi e quando ci riconosciamo nelle parole degli altri è perchè viviamo le medesime sensazioni.
    Magia, empatia, momenti...

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  9. non ne avevo dubbi, ma a me piace corregermi... un difettaccio....

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  10. effetto strano...lette prima dentro...e poi rilette...a voce alta...bellissime strazianti parole...e sensazioni! un sorriso

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  11. ecco, questa non l'ho tradotta secondo te dovevo? __ :))))

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  12. amore-sofferenza! connubio perfetto

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  13. Bella, lo faccio anch'io, che le mie dita, spesso e volentieri, sono dislessiche!
    :)

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  14. teti, non saprei...
    L'ho scelta con cognizione di causa, in attesa della tua approvazione!!!
    ;)

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  15. Emma, non so se sia un connubio perfetto.
    Nel senso che a mio avviso, quando un amore ti fa male, non è più amore.
    Ma a noi piace tanto provare masochismo sentimentale...

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  16. temendo la tua vendetta__ che posso dire? che ti vedo bene con la tutina bianca che te la balli, ma anche meglio in quella nera che declami il tuo testo brandendo un gatto a nove code (al limite brandendo i tuoi gatti per le loro code:))
    scherzi a parte, senza nulla togliere alla ladygaga___ preferisco il tuo testo a quello della per altro gradevolissima canzone.
    il tuo è più maturo, più intenso e pure più sfacciato!
    (secondo me, ma io tutto sono tranne che esperta nel ramo:))

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  17. ma teti, c'ho tutti i brividi di piacere che mi pervadono!!!
    Grazie.

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  18. Ci piace,dici??? Che disperazione ...!;)

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  19. No troppo dolore,non te lo meriti e non fa parte di te.

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  20. Per esperienza vissuta sulla mia pelle io ti sconsiglio tutto ciò.
    Sono ferite che poi impiegano troppo per rimarginarsi e comunque si portano via un po' di noi.

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  21. Ale e Red (benvenuta), vorrei tranquillizzarvi.
    Non è esperienza vissuta ma un delirio scaturito dalla mia immaginazione, da sensazioni empatiche che assorbo da circostanze non mie.
    Grazie per il vostro pensiero, mi amo troppo per farmi così male.

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