Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 24 febbraio 2011

Sign your name


Chissà se ricordi.
Ogni volta in cui mi baciavi mi lavavi la faccia.
Ero arrivata a pensare che fosse necessario assaggiarsi per tentare di capirsi.
Costruivamo binocoli con i resti di rotoli di carta igienica per tentare di vederci l'anima o il cuore.
Cercavamo di sospendere i pensieri appendendoli al filo che univa due bicchieri di carta contrapposti.
Non avevamo niente d'importante da dirci.
Ci lanciavamo addosso molliche di pane e mattoni.
Ma non ti ho mai visto piangere.
Forse è per questo che non ricordo più il tuo nome.

22 commenti:

  1. E chi ha detto che sia importante dirsi cose importanti?
    A volte basta meno.

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  2. Euri, in effetti non importa.
    O forse si.
    Non so, forse non c'e proprio nulla da dirsi se non leggere il sapore di certe lacrime.

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  3. Cos'è... un po' di nostalgia del primo amore?

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  4. Bella, no assolutamente.
    Non dimentico mai il nome di qualcuno che sia stato importante.
    Se non lo ricordo è perchè è stato una meteora, arrivato e andato.
    Non è una storia vera, sensazioni verso tutti coloro che non mi hanno lasciato nulla.

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  5. Buongioeno,
    Come ti va?
    Un po spigoloso questo post...come una caldarrosta rovente tra le mani,mentre cerci di sbucciarla.
    Ps ti è arrivato il bonus di Google se vuoi fare pubblicità al tuo sito?

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  6. Ale, tutto a posto niente in ordine!!!
    In fondo una caldarrosta più è calda e meglio si sbuccia!

    (no, non mi è arrivato nulla!! :( )

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  7. Ah ok... come al solito non ho capito una mazza!

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  8. ahahah, magari sono io che non sono stata capace di spiegarmi!

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  9. E' per quello che abbiamo ovviato con i mattoni!

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  10. è strano come ci rimangano dentro sensazioni, odori...anche melodie...e non rimanga impresso il nome della persona che in qualche modo le ha suscitate...un sorriso

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  11. mi chiedo come mai ,il fatto che un uomo pianga ,sia per noi donne,un'immagine "rassicurante"!(wow ,piange per me) come fosse una prova d'amore! insomma,c'è una spiegazione logica?

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  12. Acqua, le sensazioni restano marchiate a fuoco.
    Quando smettono di essere tali, significa che ogni interesse è scemato.
    E' un po' il metro del sentimento.

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  13. Emma, dove l'hai letto "non ti ho mai visto piangere per me"?

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  14. oddio,forse mi sono immedesimata troppo!!!:|si,insomma...ho rivisto me che lo chiedo a lui ...che lo spero da lui,che voglio vederlo versare lacrimeeeeeeeeeee for me... (questo è un vero e proprio delirio......)

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  15. Una volta una persona mi disse che non sapevo piangere. Io le risposi che non sapeva ridere. Eravamo entrambi nel giusto. E si sà che in questi casi la verità rovina tutto...

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  16. Ma i nomi mica sono importanti. Importanti sono i ricordi e le sensazioni.

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  17. Emma, vedi com'è facile leggere qualcosa dentro la quale ci sembra di essere?
    Potere del vissuto!

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  18. Macs, io sono perfetta, so piangere e ridere in egual misura!!

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  19. Evaso, il nome ti lega alla persona.
    Non ricordare più chi sia, vuol dire che ti ha lasciato ben poco!

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