Da qualche giorno espelleva dal proprio corpo, missili fotonici al posto di normali stronzi.
Si chiedeva come potesse contenere tutte quelle scorie, in quale posizione si materializzassero.
Se li avesse contenuti in verticale o di sbieco o in orizzontale e se si allineassero appena prima dell'espulsione, come nel parto.
Ricordò le palline di merda prodotte dalle pecore, quando le raccoglieva e ci giocava al posto delle biglie dopo aver creato una pista sulla terra.
Sode e compatte.
L'unico cruccio era non poterle barattare con quei cristalli multicolori che tanto piacevano agli amichetti della sua stancante infanzia.
Una volta espletate le funzioni di svuotamento, restava ad ammirarne le dimensioni e la consistenza, come fosse un'opera d'arte, materializzata da se stesso.
Restava sbalordito dalla capacità di tanta creazione e ogni giorno s'impegnava profondamente affinchè il suo corpo restasse rilassato ed evitasse una contrazione che avrebbe spezzato in mille parti l'unica cosa che gli riusciva bene.
Un riciclo che diventava un prodotto che diventava meraviglia.
Si chiedeva come potesse contenere tutte quelle scorie, in quale posizione si materializzassero.
Se li avesse contenuti in verticale o di sbieco o in orizzontale e se si allineassero appena prima dell'espulsione, come nel parto.
Ricordò le palline di merda prodotte dalle pecore, quando le raccoglieva e ci giocava al posto delle biglie dopo aver creato una pista sulla terra.
Sode e compatte.
L'unico cruccio era non poterle barattare con quei cristalli multicolori che tanto piacevano agli amichetti della sua stancante infanzia.
Una volta espletate le funzioni di svuotamento, restava ad ammirarne le dimensioni e la consistenza, come fosse un'opera d'arte, materializzata da se stesso.
Restava sbalordito dalla capacità di tanta creazione e ogni giorno s'impegnava profondamente affinchè il suo corpo restasse rilassato ed evitasse una contrazione che avrebbe spezzato in mille parti l'unica cosa che gli riusciva bene.
Un riciclo che diventava un prodotto che diventava meraviglia.
(dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior - Fabrizio De Andrè)
Per cui se ti dico "Sei una merda" è come se ti dicessi che sei una meraviglia.
RispondiEliminaPreferisco la seconda.
ah ah ah ah. Interessanti le dissertazioni sulla cacca
RispondiEliminaUn post coprofago!?!?
RispondiEliminaeeeh no enzo e il suo giardino!
RispondiElimina"Sei una merda" è diverso da "fai una merda che è un capolavoro"!!!
E, comunque, anche io preferisco la seconda!!!
eheheh Fabri...
RispondiEliminacome sono solita dire, comunque, fa la cacca chiunque" che sottolinea che per quanto possiamo essere differenti, socialmente, culturalmente, tutti e dico TUTTI poniamo il culo sul cesso!
La cacca è quanto di più democratico esista al mondo!
no eroteretici, un delirio di merda!!!
RispondiElimina:))))
Se la merda fosse oro, o l'oro non avrebbe valore o sarei nato senza buco del culo. Per cui preferisco pensare che la merda sia merda. Certo meglio farla che tenersela tutta dentro ed esplodere in un'umiliante tsunami marrognolo...
RispondiEliminaIo come artista son scarsina...
RispondiEliminava da sè che soffro di stipsi heheh!
dem, si cosa?
RispondiEliminaMa certo che la merda è merda, ma apri la tua mente.
RispondiEliminaProprio l'altro giorno hai postato le immagini di quel tizio che fa sculture assurde che vengono concepiti come capolavori.
Perchè in questo caso dovrebbe essere diverso?
Sentirsi grandi in qualche cosa, rende grandi in quella cosa!
Grace, io mi sto attrezzando...hai visto mai!?
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente che quand'ero più piccola e mi sentivo insicura nei confronti di qualcuno... tipo il prof di matematica... le compagne cattive ecc... per prendere coraggio e scontrarmici pensavo che infondo anche loro facevano la cacca, come tutti... e allora le guardavo e le immaginavo sul cesso e mi sentivo meglio e diventavo un leone!
RispondiEliminaPensa un po'...
mah
RispondiEliminaohh
RispondiEliminacommenti del ca! no, meglio, commenti di merda i miei. Restando fuoritema, col piglio del pugno che cerca il picchio nell'uovo, ricordano alcuni uomini e alcune donne e alcune donne e alcuni uomini quando defecare era una preghiera, nutrire la terra che ci aveva nutrito, in attesa che fosse il nostro corpo ad essere restituito, e credo che vi fosse un legame, un patto di conoscenza fra noi e la terra e tutte le sue manifestazioni, come se analizzando le nostre feci e i nostri cadaveri in decomposizione lei riuscisse a comprenderci sempre più, comprensione che si rinnovava attraverso i suoi frutti. Messageri divini i vermi, arcangeli dell'ossidazione e gaudenti cherubini striscianti fra le carni putrefatte... i batteri come dei bit d'informazione biologica e chimica.. ora chissà dove finisce la nostra merda, chissà chi ci sta analizzando e con che intenzioni!
RispondiElimina...sono un' artista eclettica, io : cago alla grande, sempre, di tutte forme e colori. se mi prende la voglia non mi ferma il luogo o il quando, neppure dei più insoliti. Di più, non contenta, mi hanno visto spesso mirare e rimirare le mie opere appena prodotte, fresche fresche, prima che si consolidassero. e, gioco forza,mi hanno visto rimaneggiarle con assoluta determinazione, farne prima una sorta di polpetta informe ma omogenea e poi plasmarci figure le più strane. come fa un dio. figure capaci di prendere poi vita propria.... perchè bisogna avere un'arte nelle mani, mica nel buco del culo, per plasmare la merda. o vice/versa...non mi ricordo bene. sono una specie di re mida,io... quando voglio, trasformo in oro ciò che tocco, se voglio, quindi, anche la merda. meglio di mago zurlì. pirulì/firulì. e quindi capisco bene perchè tu per parlare di merda utilizzi una mia foto : ma io te ne ho dato il permesso? e in ogni caso quando vorrai pagarmi sei pregata di non farlo con zigulì di pecora ma con diamanti sonanti. togliteli dal cuore, non dal buco del culo, per favor. Bacio le mani (si fa per dire)
RispondiEliminadautre, a me piace pensare la stessa cosa relativamente a certe persone di potere o di presunto tale...
RispondiEliminaE' un modo per sapere che, in fondo, non siamo cos' diversi, almeno per certe cose.
dem, ormai la merda che produciamo non la legge più nessuno se non lo scarico dopo aver tirato lo sciacquone.
RispondiEliminaFiniamo insieme a milioni di altre merde, disperse.
Nulla a che vedere con manifestazioni divine o aliene.
Purtroppo o per fortuna...mah!
Potrei pagarti con gocce di sangue che potresti trasformare in oro col tuo tocco.
RispondiEliminaChe non saranno diamanti ma hanno pur sempre il loro valore.
Ma la tua foto non è stata utilizzata per la merda di cui parlo, ma per le pecore di cui parlo.
Perchè pecore espressive come quelle che abbiamo visto venirci incontro quel giorno, io non ne ho mai più viste.
E per una volta, mi piaceva pensare di mettere un'immagine che i miei occhi avevano visto davvero.
Comunque, non dovessi accettare la forma di pagamento offerta or ora, mi attrezzerò per creare anch'io un'opera che possa soddisfare le tue esigenze.
Perchè mio malgrado, ho più arte nel buco del culo che nelle mani.
Quindi puoi baciarle!
non credo di aver parlato di alieni o divinità ma di un semplice rapporto con la terra, ma tanto è uguale, scrivere di merda, scrivere una a, una o , o qualsiasi altra cosa
RispondiEliminahai ragione, è una conclusione alla quale sono arrivata di mia sponte.
RispondiEliminaNo non è uguale, non lo è affatto!
nn far caso a dem, ha un carattere così, come la capocchia del cerino, basta unnonnulla a volte per accenderlo, ma si spegne pian piano, dopo poco, come nulla fosse, o fosse nulla da far caso
RispondiElimina...attrezzati. sono molto esigente, lo so. Niente spargimento di sangue, per favore, accetto solo veri diamanti staccati dal cuore : senti/menti...no frills.
RispondiElimina...però visto che quelle pecore ti sono sembrate così espressive, la prossima volta ti stupirò con un incontro ravvicinato col pastore. (potresti utilizzarne la foto ogni volta che ti viene voglia di pecorino)