Caro Battista,
il fatto che tu abbia fatto capolino nella mia esistenza e mi sia stato amico, non ti da il diritto di continuare a cercare di farne parte ora che nessun punto in comune sembra più legarci.
A volte bisogna prendere atto delle cose, delle situazioni e degli avvenimenti.
Perchè a lungo andare anche le lacrime sul latte versato, si asciugano ed evaporano, insieme ai ricordi.
So che tu sai che i rapporti tra le persone siano complicati da mille implicazioni, so che sai che non tutti durano per sempre.
Quando si termina si chiude il passaggio di quel percorso, come mettere un enorme sasso di fronte all'ingresso della galleria.
Puoi continuare a sbatterci il muso o cambiare strada.
Ti ho voluto bene quel tanto che bastava a tenderti la mano se ne avessi avuto bisogno.
Ti ho accompagnato nel percorso di quei momenti passati a raccontarci la vita.
Ma tutto cambia e si trasforma.
Le scelte mutano e gli schemi di pertinenza si adagiano su nuove dimensioni.
Effetti collaterali prevedibili o previsti che forse non avrebbero dovuto toccarci e farci male ma che ci hanno condotto a prendere distanze incolmabili.
Non rinnego, non rimpiango.
Ci sei stato, ci sono stata.
Ora tutto questo non è più.
il fatto che tu abbia fatto capolino nella mia esistenza e mi sia stato amico, non ti da il diritto di continuare a cercare di farne parte ora che nessun punto in comune sembra più legarci.
A volte bisogna prendere atto delle cose, delle situazioni e degli avvenimenti.
Perchè a lungo andare anche le lacrime sul latte versato, si asciugano ed evaporano, insieme ai ricordi.
So che tu sai che i rapporti tra le persone siano complicati da mille implicazioni, so che sai che non tutti durano per sempre.
Quando si termina si chiude il passaggio di quel percorso, come mettere un enorme sasso di fronte all'ingresso della galleria.
Puoi continuare a sbatterci il muso o cambiare strada.
Ti ho voluto bene quel tanto che bastava a tenderti la mano se ne avessi avuto bisogno.
Ti ho accompagnato nel percorso di quei momenti passati a raccontarci la vita.
Ma tutto cambia e si trasforma.
Le scelte mutano e gli schemi di pertinenza si adagiano su nuove dimensioni.
Effetti collaterali prevedibili o previsti che forse non avrebbero dovuto toccarci e farci male ma che ci hanno condotto a prendere distanze incolmabili.
Non rinnego, non rimpiango.
Ci sei stato, ci sono stata.
Ora tutto questo non è più.
Tua Marcella
Vivere nel passato è veramente una cazzata, chi lo fa (Battista in questo caso) spreca un sacco di vita...
RispondiEliminaIo non sarei così dura con Battista, in fondo non vive nel passato ma cerca un futuro provando a recuperare un rapporto.
RispondiEliminaMarcella è intransigente ma avrà le sue ragioni.
E' il voler recuperare che è dannoso, come nel gioco d'azzardo....
RispondiEliminaBella, non è solo dannoso è improbabile.
RispondiEliminaQuando uno specchio si rompe rimetterlo insieme è quasi impossibile.
Non sarà mai la stessa cosa.
Però sai non vale in tutto tutto.....
RispondiEliminaIo mi sto vivendo una situazione da recuperare, che non è la solita questione uomo-donna, non riguarda questo, dovrei farlo, ma non ci riesco, sto rimandando... sto mettendo la testa sotto come gli struzzi, sono due anni e lo sto continuando a fare.... mi do della codarda.
Mi rendo conto che poi non sono così cresciuta come credevo come.
Bella, secondo me lo è per molte cose.
RispondiEliminaPer quanto ci faccia stare male, se una situazione è compromessa, rimetterla a posto, rimaneggiarla, cercare un modo per sistemarla, non solo è difficile, ma quasi impossibile.
Per quanto ci si metta d'impegno, le cose saranno comunque cambiate e la piega che prenderà il rapporto ne subirà in ogni caso le conseguenze.
Bisogna sempre e solo valutare se e quanto ne valga la pena.
nemmeno se è la passione della tua vita?
RispondiEliminaBisogna avere il coraggio di guardare e soprattutto di vedere.
RispondiEliminaA Battista consiglierei degli "Anestetici Distrattivi" ovvero delle "Distrazioni Anestetizzanti".
Ridurre il dolore è saggio.
Bella, se fosse la passione della tua vita come dici, avresti agito da un pezzo.
RispondiEliminaMagari ti stai solo crogiolando nell'illusione che lo sia perchè hai bisogno di stare dentro quell'illusione.
Shark, non credo sia una questione di coraggio, ma di tenacia.
RispondiEliminaNon ti chiedo cosa consiglieresti a Marcella che già conosco la risposta!!!
No, infatti: non chiedermelo. Lascia che sia Marcella a chiederlo direttamente a me.
RispondiEliminaNon è che avresti il cellulare di Marcella?
La tenacia può essere una forma di fuga dalla realtà e si chiama ostinazione. Ma è un pessimo passatempo.
Ciao Spiritosimissimissima Donna!
Mi sa che fai la fine di Battista con Marcella!!!!
RispondiEliminaCondivido, tant'è che dopo un tempo relativamente consono, divento la donna meno ostinata del mondo!
visione pessimistica... non mi piace.
RispondiEliminaNon so.. secondo me Battista prima se ne fa una ragione meglio è. E anche Marcella, sarebbe meglio non desse troppo retta a Battista.
RispondiEliminaSparire.
Bella, mi aspettavo che potesse non piacerti...
RispondiEliminaMa sappi che chi ti parla è in fondo, un'inguaribile ottimista!!!
Aitor, infatti Marcella è stata perentoria.
RispondiEliminaNon so cosa deciderà Battista, ma se non è proprio pirla, capirà che è meglio abbandonare ogni possibilità!
Lettera definitiva la tua. Tutto passa, ma i ricordi no
RispondiEliminaantonio
Ah, beh: peggio per Marcella!
RispondiEliminaMmmmmmhuhuhuhuahuahuahuahua!!!
Sciarconazzi (che non capisce un cazzo qui su Blogspot e lo trova scomodo come un paio di pantaloni foderati di carta vetrata e l'unica cosa bella è che qui si può scrivere che vorrei innondare Marcella, a prescindere. Soprattutto a Prescindere. Ma anche a Baranzate va bene!)
Smack!
E' sempre triste dover mettere nero su bianco la spiegazione della fine di un rapporto. Sarebbe meglio che tutti avessero dei recettori tipo gli insetti e fossero in grado di capire i "va a cagare" rilasciati nell'aria. PuTTroppo non esistono. Ma prima di ricorrere alla carta, per come sono fatto, procederei con un bel discorsetto a quattr'occhi. La carta deresponsabilizza. E' come sparare al nemico col fucile, invece di infilzarlo con la spada guardandolo negli occhi.
RispondiEliminaIncollare cocci, oltre che del tutto inutile, è anche particolarmente sciocco. D'altro canto un oggetto fatto di cocci ricomposti non potrebbe più funzionare come dovrebbe.
RispondiEliminaAntonio, non è mia è di Marcella!!!
RispondiElimina:))
I ricordi è giusto che restino, ma a mano a mano che passa il tempo sbiadiscono...
com'è giusto che sia!
Sharl, è solo perchè non sei abituato.
RispondiEliminaIo adoro blogspot.
p.s. Marcella è un cesso che cammina...
ribadisci il concetto?
Della serie: basta che respirino???
:PP
Macs, a me è sempre piaciuto scrivere lettere.
RispondiEliminaSarà che trovo più semplice scrivere che parlare, non foss'altro perchè prima di mettere nero su bianco hai modo di pensare più a lungo, di misurare le parole.
Vabbè, non è che mi metta lì e le valuti più di tanto, però un minimo sindacale.
E' vero deresponsabilizza dall'azione, ma alla fine quello che vuoi dire lo dici e non ti devi sorbire lo sguardo amareggiato dell'altro!
euri, sono completamentissimamente d'accordo.
RispondiEliminaSe si rompe cosa stai li a cercare di ristrutturare l'irristrutturabile?
Meglio comprare il pezzo nuovo!
A volte il desiderio che tutto torni come prima non ci fà vedere come sono realmente le cose...Ma a volte bisognerebbe avere la forza e cercare di cambiare...e prendere strade diverse
RispondiEliminaMemole, il desiderio è legittimo è legato alla speranza, ma la realtà è ben altra cosa.
RispondiEliminaE' inutile cercare di recuperare qualcosa che non c'è più, ed è giusto guardare avanti e percorrere nuove e magari più stimolanti, strade.