Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 28 novembre 2010

Una storia d'amore


Una storia d'amore, si chiama storia perchè oltre a restare nella memoria di chi la vive, segue un percorso temporale, ha un inizio e un termine non quantificabile e neppure determinabile è la sua durata.
Può essere un attimo o una vita.
E' una danza di passi a due in perfetta sintonia che lotta o si fa cullare dai meccanismi che cercano d'insinuarsi continuamente per intaccare quell'armonia e farla inciampare.
La forza che contraddistingue il rapporto determina quanto sia solida e importante invero quanta fragilità si porti dentro.
Non è il peccato veniale che la mortifica, ma la consapevolezza di non appartenerle più.
Per questo storie che si trascinano perdurano e altre che vorrebbero sbocciare restano sospese ed inespresse.
Non foss'altro che ammettere di aver fallito, sia doloroso quanto decidere di non voler più farne parte.
E la storia partecipa ai risvolti con la cautela dell'incertezza, finchè non trova altrove la consapevolezza di essere in quella sbagliata, ma resta lì dov'è per affetto o per dovere o per quella responsabilità che l'ha portata li dov'è arrivata.
Puoi scappare o combattere, ma alla fine non puoi che cedere davanti alla realtà che fa di te ed un altro la vera storia, e decidere se andare o restare dove sei e vivere col rimpianto inconsapevole, di quello che sarebbe potuto essere.


24 commenti:

  1. lapidaria e allo stesso tempo dubbiosamente indecisa.
    troppo spesso qualche complicazione esterna gioca con carte migliori delle nostre anche quando siamo noi a sbancare e per gli altri a vincere la partita come se vincere o perdere fosse quello scopo.
    sia come sia, forse, non basta una vita per riuscire a toccare una storia come la immaginiamo.
    ma la prossima andrà meglio!
    amen;)

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  2. Io me la vivo fino alla fine, l'unico segnale per abbandonare sarà quando mi accorgerò che la mia dignità è stata intaccata.

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  3. Una storia deve sempre necessariamente iniziare con "c'era una volta" e finire con "e vissero felici e contenti". Poi ci sono anche storie anomale.

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  4. le storie d'amore sono fatte anche di opportunità, ricevute e concesse.
    Il rimpianto per me sta quasi sempre sul confine del "non ora", come se l'amore potesse essere posticipato o programmato.

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  5. Una storia d'amore?
    Nasce con l'incontro di due egoisti e finisce con la separazione di due egoisti

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  6. sai cosa mi fa strano?
    che delle storie d'amore se ne fa un gran parlare.... quelle vere, non hanno voce.

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  7. teti, è pur sempre una questione di aspettative.
    Ciò detto, io credo che l'inizio di ogni storia d'amore che viviamo, è la storia che abbiamo sempre immaginato di vivere, salvo poi scoprire che non è proprio così.
    E nella prossima vita, accadrà la stessa cosa e così nella vita dopo ancora.

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  8. Bella, bentornata nel tuo spazio.
    Ognuno vive la propria realtà come vuole viverla e la dignità dovrebbe essere salvaguardata a prescindere anche se poi, non sempre accade.

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  9. evaso, ma quella di cui parli, non è una storia, ma una favola...
    Bello crederci anche quando si diventa grandi e si perde l'incanto..

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  10. patè, lo abbiamo fatto tutti, perchè non ci sentiamo pronti.
    Perchè l'amore è anche saper scegliere il momento per viverlo.
    Spesso però perdiamo d'occhio il tempo.

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  11. Monsieur, mi stai fregando il ruolo di cinica?
    Ogni rapporto è un incontro tra due egoisti.
    Anche l'amicizia nasce dal bisogno di relazionarsi con qualcuno da capire e che ci capisca.

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  12. Dea, hai ragione.
    Chi vive l'amore lo vive sottovoce perchè nessuno può capire le dinamiche di quella storia, se non chi la vive.

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  13. si... a volte mi si capisce, tu hai colto.

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  14. Dea, sarà perchè ho inteso il tuo sentire..

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  15. E' che molti di noi vorrebbero sentire le farfalle nello stomaco tutta la vita. Ma non succede, e allora nella spasmodica ricerca di quei battiti d'ali si cerca e si ricerca il sentimento altrove, senza aspettare che quello che stiamo vivendo si evolva come è nella natura di tutte le cose. Perché le farfalle passano, ma ci sono cose che restano e altre che nasceranno e che saranno perfino piu' importanti. Alcuni le chiamano abitudini, io le chiamo certezze, delle quali non potrei mai fare a meno.

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  16. da quando amo la mia, mia?? , da quando amo colei con cui condivido parte della mia vita sento di essere più reale, storico... prima ero uno spettro

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  17. Ogni storia ha la sua incertezza e ogni ricordo nella memoria ha quel valore aggiunto che spesso diamo alle storie che non abbiamo vissuto...giorno Ale.

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  18. Profilina, l'emozione è un battito d'ali e non si può essere emozionati per sempre.
    Quello di cui parlavo è vivere casualmente una nuova consapevolezza.
    Allora, tutte quelle che erano le tue certezze, crollano e per quanto tu faccia, le ricollochi altrove.
    A volte capita anche questo.

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  19. demian, non sei mai stato uno spettro, ma avevi bisogno di qualcuno per rendertene conto...

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  20. Grazia, il tuo commento è perfetto...
    Hai inteso quello che volevo dire...

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