Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 2 novembre 2010

It's a mistake


Si chiedeva spesso dove fosse l'origine dell'errore.
Ma ci cadeva sempre ed ogni volta gli toccava perdere un pezzo di cuore.
La consapevolezza non gli bastava.
A volte faceva delle incomprensibili cazzate.
Si faceva prendere dalla nostalgia e andava avanti in veri e propri atti di sfondamento che gli ferivano il cranio.
Quando era troppo tardi cercava una spiegazione ai suoi gesti che restavano lì, incompresi ed inespressi.
Sospesi come un filo di ragnatela.
E si odiava per non aver saputo aspettare, per aver aggiunto l'ennesima umiliazione al suo ego.
A quel punto anche prendersi a schiaffi non avrebbe sortito alcun esito.
Se fosse servito si sarebbe preso a randellate direttamente.
Se fosse stato possibile si sarebbe cancellato cominciando dalle dita.

10 commenti:

  1. Forse perchè per certe cose l'ittazionalità ed il cuore prevalgono sulla ragione. Forse dovrebbe pensare che le umiliazioni sono altre rispetto all'esternare un'impazienza dettata dal cuore. Cancellare le mani, quella si che sarebbe un'umiliazione oltre che un offesa a se stessi per non poterle più utilizzare.
    Yin

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  2. Sai Yin, credo che ognuno viva l'umiliazione di un gesto compiuto proprio perchè colpisce la debolezza che si vive in quel momento.
    Se poi l'origine nasce dall'irrazionalità del cuore, la cosa diventa complicata proprio perchè viene a mancare il principio della razionalità che ci sostiene e ci fa stare con i piedi per terra.
    Il senso della cancellazione delle dita è quel poco di consapevolezza che invade l'individuo e lo invita a non commettere lo stesso errore.
    Forse...

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  3. Mah...Dirò un'ovvietà che continuo a ripetere: non sfuggiamo a noi stessi. No?
    Halo! :-)

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  4. Iniziare dalle dita è notevole. Così nessuno potrà riconoscere le impronte. Stile Gorky Park...

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  5. Avere la consapevolezza di fare delle incredibili cazzate è già segno di consapevolezza. Pensa a chi le fa senza saperlo o, peggio, convinto di far dei capolavori!

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  6. Verizzimo Shark, la fuga da noi stessi è quanto di più notoriamente impossibile esista al mondo!

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  7. euri, in realtà nel mio immaginario non ho pensato alle impronte ma ad un pronto modo di scomparire cancellandosi e quando ho pensato da che parte iniziare mi sono venute le dita.
    Chissà che in maniera subliminale non facessi riferimento a quello... aaaah la mente, che roba strana!

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  8. Macs, siiii, lo è, peccato che uno se ne renda conto sempre con un attimo di ritardo, ad azione compiuta, insomma!

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  9. .

    Adorei tudo o que aqui, vi.

    silvioafonso.




    .

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  10. non è poco, l'amore è quanto di più discusso e discutibile esista.
    La certezza della tua affermazione ti fa onore.

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