Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 14 settembre 2009

How soon is now?


A volte mi chiedo perchè conservi ogni cosa.
Credo sia il mio modo per non dimenticare.
Ma il tempo non perdona e la memoria si fa sempre più labile e certe cose tornano dov'erano solo quando le ritrovi, magari per caso.
Silenti ed innocue, apparentemente inoffensive.
Poi, accade che rilegga una pagina, riascolti una musica.
E se rileggere, riascoltare non sortirà emozioni, allora sarà come trovare un numero di telefono e non sapere più a chi appartiene.

6 commenti:

  1. Io invece getto tutto. Non lo so...è come se quando una cosa finisce, deve proprio finire. Solo che poi, spesso, mi pento...boh...

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  2. Io non butto mai via nulla.
    Sarà che ogni volta in cui l'ho fatto subito dopo sono andata alla ricerca dell'oggetto eliminato.
    Ora che ci penso, però, sempre dell'oggetto e mai del soggetto...credo di essere sulla buona strada per diventare giudiziosa!

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  3. In me invece c'è qualcosa di patologico. Evito proprio di ricordare. Dimentico le facce, i nomi, i numeri e poi mi ricordo chi giocava in porta nella Spal nel campionato 67-68. Non ho neanche una memoria utilitaristica: cioè non mi ricordo neanche quello che mi serve. Dimentico random...

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  4. Max...sono quella bionda simpatica... sai quella che s'inimica le tue fanzzz.
    Maaaaax sono io, cazzo!!!!
    :)))

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